
Lunedì 3 febbraio è iniziato presso l'Audiencia Nacional il processo contro l'ex presidente della Real Federacion Espanola de Futbol (RFEF), Luis Rubiales, accusato di violenza sessuale e intimidazione nei confronti della calciatrice Jenni Hermoso. L'accusa ha richiesto una condanna ad un anno di carcere e un risarcimento di 50mila euro per il reato di violenza sessuale, oltre a un ulteriore anno e mezzo di reclusione e altri 50mila euro per il reato di intimidazione. Insieme a Rubiales, sono imputati anche l'ex selezionatore Jorge Vilda, l'ex direttore marketing Ruben Rivera e l'ex direttore della Nazionale Albert Luque, accusati di aver esercitato pressioni su Hermoso affinché giustificasse pubblicamente il comportamento di Rubiales.
Caso Rubiales, le parole di Jenni Hermoso sul bacio "rubato"
Nel corso della sua testimonianza, Hermoso ha dichiarato: "Mi stava baciando il mio capo e questo non deve accadere in nessun ambito" ed ancora: "Il bacio era fuori contesto, ma non ho potuto reagire" . Alla domanda se si fosse sentita violentata, l'atleta ha replicato: "Mi sono sentita non rispettata. Sentivo che era stato macchiato uno dei momenti più felici della mia vita". Poi, raccontando delle pressioni ricevute per giustificare l'azione di Rubiales, sia durante il volo di ritorno in Spagna che in un successivo viaggio a Ibiza, ha sottolineando la mancanza di supporto da parte della Federazione e il senso di completa non protezione provato in quei momenti. Ma non è tutto, poiché la giocatrice avrebbe ricevuto pressioni anche negli spogliatoi dello stadio di Sydney, dove Rubiales avrebbe cercato di influenzarla affinché confermasse pubblicamente che il bacio fosse stato consensuale. Il processo, che si prevede durerà fino al 19 febbraio, vedrà la testimonianza di 27 persone, tra cui giocatrici della Nazionale e altre persone legati alla vicenda. Il caso ha già avuto conseguenze significative non solo per Luis Rubiales, che è stato squalificato dalla FIFA come presidente della RFEF, ma anche per Jorge Vilda, Ruben Rivera e Albert Luque, che hanno perso i loro ruoli nella Federazione nei mesi successivi.