Nazionale femminile, in Svezia c’è bisogno di un’Italia mai vista

Le Azzurre di Soncin a Solna cercano la prima vittoria in casa delle scandinave. Il ct: "Abbiamo lavorato su di noi per una grande prestazione"
Nazionale femminile, in Svezia c’è bisogno di un’Italia mai vista© Getty Images

Mai nella storia la Nazionale femminile è riuscita a battere la Svezia in casa sua. Alle azzurre non servono ulteriori motivazioni, ma la prospettiva di abbattere un altro muro ben si sposa con chi sta costruendo una mentalità vincente. Non sarà facile, perché trattasi della sesta forza del ranking Uefa oltre che di una squadra in cui è difficile dire se prevalga l’esperienza, la forza fisica o la qualità del gioco. Ma tant’è, le ragazze di Soncin oggi scenderanno in campo a Solna per provare a sbugiardare le statistiche e, contemporaneamente, per ricacciare l’amaro in bocca lasciato dalla sconfitta casalinga contro la Danimarca nella seconda giornata di questa Nations League.

Situazione e classifica

La classifica del girone parla chiaro: questa finestra (oggi la Svezia, martedì proprio la Danimarca) può diventare fondamentale per ottenere il primo o il secondo posto, gli unici che garantiscono la permanenza in Lega A. E la sfida proprio con la capolista del girone potrà essere illuminante in questo senso: «Conosciamo bene la Svezia e le sue caratteristiche, ma ci siamo concentrati principalmente su di noi, lavorando sulle qualità tecniche e anche motivazionali che ci possono permettere di fare una grande prestazione – ha detto il ct Soncin –: pur mantenendo massima l’attenzione alle qualità delle svedesi, siamo stati focalizzati sulla costruzione della nostra identità». Contro la Danimarca, nonostante il risultato pesante (3-1), il ct si era detto soddisfatto della prestazione, viatico anche questa volta per «arrivare al risultato che vogliamo, sappiamo di avere armi per imporci». 
Ha ribadito che «la formazione la decido solo prima della gara» e ha spiegato anche che «ci sono ancora situazioni da valutare: non dubbi, ma contesti da analizzare pensando a questa gara e anche a quella successiva». Le tre in difesa sono quasi una certezza (Lenzini, Linari e Di Gugliemo), ma non è escluso che dal 3-5-2 ipotizzabile l’esterno di sinistra Boattin possa abbassarsi e l’esterno di destra, Cantore, alzarsi sulla linea offensiva in fase di possesso. A fine 2023, nel doppio impegno con la Svezia sempre in Nations League, Soncin aveva optato per una difesa a quattro, ma come ha spiegato «ogni gara va contestualizzata, noi come loro non siamo quelle di un anno e mezzo fa» e poi non è tanto il modulo ciò su cui si sofferma, bensì la gestione degli spazi e dei movimenti sulla base dei momenti della gara. Severini potrebbe trovare una maglia da titolare a centrocampo e nel duo d’attacco il ct potrebbe dare spazio a Bonfantini/Giacinti e Cambiaghi

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Il ruolo di Di Guglielmo

È attesa certamente da un gran lavoro Di Guglielmo, nella Roma è abituata a giocare a quattro mentre il ct negli ultimi tempi si è affidato a lei nel ruolo di braccetto: «Inizialmente lo sentivo meno mio, ho lavorato molto in questo senso e la fiducia del ct mi spinge a voler crescere ancora. Come si fa a fare risultato contro la Svezia? Indirizzando la partita sui nostri punti di forza, la qualità nel possesso e l’aggressività, certo non dovremo metterla sul piano fisico. La Svezia è strutturata e ha individualità molto importanti: ma credo che sarà l’approccio alla gara a fare la differenza». Certamente uno dei momenti cardine del match che si disputerà in una cornice di 15.000 spettatori: «Anche se saranno tifosi della squadra avversaria, giocare in un’atmosfera del genere non può che essere bello e gratificante». Le motivazioni non mancano. Che siano muri da infrangere, cadute da riscattare, posizioni in classifica da difendere.

E Salvai ha ritrovato la luce 

La sua stagione sembrava compromessa ancora prima di iniziare. Infortunio al secondo giorno di allenamento, fuori sette mesi. Poi, però, per Cecilia Salvai si è riaccesa la prima luce, con il rientro in gruppo e le prime panchine alla Juve. Luce che è diventata luminosissima quando ha letto il suo nome tra le convocate azzurre: «Siamo molto contenti di ritrovarla – ha detto ieri Soncin –: c’è stata massima sinergia con il club nella gestione del percorso per il suo recupero. Da qui a giugno valuteremo l’evolversi della situazione»

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l futuro è donna. Una webserie con le azzurre

Una webserie sull’empowerment femminile, con alcune delle giocatrici della Nazionale come protagoniste: è questa l’ultima iniziativa a cui la Figc tiene particolarmente, ribattezzata “ll futuro è donna”, che sarà svelata oggi (ore 11) con la prima di sei puntate disponibili su sostenabilia.it e sui canali social della Federazione. 
Tra racconti personali e riflessioni su temi di stretta attualità, dalle pari opportunità al bodyshaming, alcune delle azzurre si confrontano, si svelano e si mostrano sotto riflettori diversi da quelli degli stadi dove siamo abituati a vederle: «Un’esperienza che ci ha permesso di affrontare temi di attualità che ci stanno molto a cuore – ha rivelato ieri in conferenza stampa Lucia Di Guglielmo, protagonista della terza puntata –: siamo molto felici di avere l’opportunità di condividere e trasmettere i nostri pensieri e le nostre esperienze a chi ci segue». L’obiettivo è quello di sensibilizzare il pubblico e dare il proprio contributo alla promozione di valori fondamentali quali il rispetto, la parità di genere, l’uguaglianza e l’inclusione.
ELENCO DELLE PUNTATE
Puntata n. 1
Tema: il professionismo
Barbara Bonansea e Laura Giuliani rispondono alla domanda “La prima cosa che pensi quando senti parlare di professionismo”
Puntata 2
Tema: gli abusi
Lisa Boattin e Elena Linari rispondono alla domanda “Gli abusi, dalle molestie sessuali agli insulti on line. Qual è il vostro primo pensiero ?”
Puntata 3
Tema: giocare in un mondo di maschi
Lucia Di Guglielmo e Cristiana Girelli rispondono alla domanda “Hai mai sentito di dover dimostrare di essere all’altezza, come donna, in un ambiente storicamente maschile?”
Puntata 4
Tema: bodyshaming
Laura Giuliani e Elena Linari rispondono alla domanda “Bodyshaming, purtroppo una parola entrata nell’uso corrente. Cosa provi quando senti un giudizio sul tuo aspetto?”
Puntata 5
Tema: pari opportunità
Arianna Caruso e Sofia Cantore rispondono alla domanda “Qual è la prima parola che ti viene in mente pensando a parità e pari opportunità?”
Puntata 6
Tema: sessualità e scelte affettive
Annamaria Serturini e Rachele Baldi rispondono alla domanda “La sessualità e le scelte affettive sono rispettate nel vostro ambiente?”

 

 

 

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Mai nella storia la Nazionale femminile è riuscita a battere la Svezia in casa sua. Alle azzurre non servono ulteriori motivazioni, ma la prospettiva di abbattere un altro muro ben si sposa con chi sta costruendo una mentalità vincente. Non sarà facile, perché trattasi della sesta forza del ranking Uefa oltre che di una squadra in cui è difficile dire se prevalga l’esperienza, la forza fisica o la qualità del gioco. Ma tant’è, le ragazze di Soncin oggi scenderanno in campo a Solna per provare a sbugiardare le statistiche e, contemporaneamente, per ricacciare l’amaro in bocca lasciato dalla sconfitta casalinga contro la Danimarca nella seconda giornata di questa Nations League.

Situazione e classifica

La classifica del girone parla chiaro: questa finestra (oggi la Svezia, martedì proprio la Danimarca) può diventare fondamentale per ottenere il primo o il secondo posto, gli unici che garantiscono la permanenza in Lega A. E la sfida proprio con la capolista del girone potrà essere illuminante in questo senso: «Conosciamo bene la Svezia e le sue caratteristiche, ma ci siamo concentrati principalmente su di noi, lavorando sulle qualità tecniche e anche motivazionali che ci possono permettere di fare una grande prestazione – ha detto il ct Soncin –: pur mantenendo massima l’attenzione alle qualità delle svedesi, siamo stati focalizzati sulla costruzione della nostra identità». Contro la Danimarca, nonostante il risultato pesante (3-1), il ct si era detto soddisfatto della prestazione, viatico anche questa volta per «arrivare al risultato che vogliamo, sappiamo di avere armi per imporci». 
Ha ribadito che «la formazione la decido solo prima della gara» e ha spiegato anche che «ci sono ancora situazioni da valutare: non dubbi, ma contesti da analizzare pensando a questa gara e anche a quella successiva». Le tre in difesa sono quasi una certezza (Lenzini, Linari e Di Gugliemo), ma non è escluso che dal 3-5-2 ipotizzabile l’esterno di sinistra Boattin possa abbassarsi e l’esterno di destra, Cantore, alzarsi sulla linea offensiva in fase di possesso. A fine 2023, nel doppio impegno con la Svezia sempre in Nations League, Soncin aveva optato per una difesa a quattro, ma come ha spiegato «ogni gara va contestualizzata, noi come loro non siamo quelle di un anno e mezzo fa» e poi non è tanto il modulo ciò su cui si sofferma, bensì la gestione degli spazi e dei movimenti sulla base dei momenti della gara. Severini potrebbe trovare una maglia da titolare a centrocampo e nel duo d’attacco il ct potrebbe dare spazio a Bonfantini/Giacinti e Cambiaghi

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