Sara Gama, compleanno in diretta tv: "Non sono solo un simbolo"

Il capitano della Juventus femminile e della Nazionale italiana compie 32 anni e si racconta a Propaganda Live
Sara Gama, compleanno in diretta tv: "Non sono solo un simbolo"

Buon compleanno Sara Gama! Il capitano della Juventus Women e della Nazionale italiana femminile compie 32 anni: "Sono un simbolo da quando sono diventata un personaggio pubblico ma non sono vicepresidente dell’Assocalciatori solo per questo - ha detto ai microfoni di Propaganda Live, su La7 - Ci sono arrivata con un lungo percorso naturale. Da circa 8-9 anni mi impegno per migliorare la quotidianità delle calciatrici, mi sono impegnata e ho ottenuto dei risultati. Va bene essere simboli ma l’importante è che ci sia della sostanza dietro".

"Mondiale 2018? Occasione unica"

"La pandemia ha rappresentato un ostacolo in più perché arrivata nel momento in cui la nostra disciplina stava prendendo slancio - ha aggiunto - Adesso siamo tutti, maschi e femmine, privati dei nostri tifosi ma questo non ha bloccato la nostra crescita". Il capitano bianconero ha ricordato l'ormai mitico Mondiale del 2018. "Non ci siamo arrivate per caso ma al culmine di un percorso che ha riportato la Nazionale italiana femminile a disputare la Coppa del Mondo dopo 20 anni di assenza. Sapevamo che quella sarebbe stata un’occasione unica e abbiamo vissuto con passione quel torneo: non siamo state seguite perché non c’erano i maschi ma perché abbiamo fatto entusiasmare le persone dalla prima partita. Il percorso non è interrotto, il calcio femminile italiano sta continuando a crescere".

L'articolo 3 e la questione Ius soli

Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Sara Gama aveva letto l'articolo 3 della Costituzione, che porta il suo stesso numero di maglia. "Mentre andavo in aereo a Roma dalla Francia stavo leggendo la Costituzione: fatalità l’articolo 3 parla proprio di diritti e mi sembrava la perfetta conclusione per il mio discorso". Il difensore azzurro ha commentato anche la questione Ius soli, tornato al centro del dibattito. "Faccio fatica a ricordare un momento in cui non ci sono problemi: c’è sempre un motivo per rimandare la questione dei diritti, che sia lo Ius soli o altro. Ma l’argomento deve essere affrontato, la nostra società cambia e bisogna stare al passo con i tempi. Non so quale sia la via migliore ma è sempre un buon momento per parlare di diritti".

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