Il Milan e il club degli indesiderati

Da Mexes ostaggio del suo ingaggio a Essien che nessuno ha voluto, dai rifiuti di Zaccardo ad Agazzi, Albertazzi e Niang
MILANO - Seppur non siano girate cifre da capogiro, il mercato del Milan è stato molto attivo sia per ciò che riguarda le entrate sia nella voce relativa alle uscite. Tra gli obiettivi dell'estate milanista vi erano quelli di sfoltire la rosa, cedere quei giovani che non rientravano più nel progetto tattico e portare a Milanello giocatori funzionali all'idea e alla filosofia di calcio di Filippo Inzaghi. Tra operazioni di primo piano e non, il Milan ha fatto uscire, a vario titolo, ben 58 giocatori ma l'elenco sarebbe potuto essere ancor più ampio se Galliani e Maiorino fossero riusciti a sistemare anche quegli elementi della rosa della prima squadra che per vari motivi non hanno voluto lasciare il Milan.

PORTIERI IN DUBBIO - Dopo l'arrivo di Diego Lopez, il Milan si era ritrovato con ben quattro portieri in rosa ovvero lo spagnolo, Abbiati, Gabriel e il neo arrivato Agazzi. Inevitabilmente, uno degli ultimi due sarebbe dovuto andar via e per settimane sono pervenute offerte per entrambi i giocatori. Agazzi era stata la prima scelta del Sassuolo per sostituire l'infortunato Pegolo, ma oltre alla società emiliana vi era stato anche un sondaggio da parte dell'Atalanta che, probabilmente, stava fiutando la possibile cessione di Consigli (avvenuta poi proprio al Sassuolo). Ma l'ex portiere di Cagliari e Chievo ha rimandato al mittente le varie proposte rimanendo a Milanello dove oggi si gioca il ruolo di secondo con Abbiati. A salutare la comitiva, nell'ultimo giorno di mercato, è stato Gabriel che farà il titolare al Carpi.

ABBONDANZA IN DIFESA - Anche nel reparto dei difensori i rifiuti di un trasferimento sono stati molti. Partendo da quella più recente, basti pensare all'affaire Zaccardo-Biabiany saltato per il rifiuto del terzino campione del mondo. Un altro che ha tenuto botta è stato Michelangelo Albertazzi che nonostante la possibilità di andare a fare il titolare in serie B con lo Spezia è voluto rimanere per provare a giocarsi le sue carte come terzino visto che Pablo Armero, al momento, sembra essere stato rimandato dallo staff tecnico in quella posizione. Philippe Mexes, invece, è rimasto prigioniero del suo contratto dorato da 4 milioni l'anno che lo ha reso praticamente invendibile e anche lui non ha fatto a per spalmare il suo ingaggio.

CENTROCAMPO E ATTACCO - Per tutta l’estate, il nome di Essien è stato inserito nella lista dei partenti. Il patto tra il ghanese ed il Milan era molto semplice: se l’ex Chelsea avesse trovato una squadra a lui gradita, i rossoneri gli avrebbero concesso lo svincolo. Ma l’offerta non è arrivata. Saponara, invece, di offerte ne ha avute, soprattutto dall’Empoli ma è stato Inzaghi a bloccarlo. Mbaye Niang, invece, ha avuto dei corteggiamenti (Olympiacos su tutti) ma alla fine è rimasto anche lui in rosa dopo le rassicurazioni della società e su questo argomento ha affermato: «Sto lavorando duramente per ripagare la fiducia del club e del mister - dice a Milan Channel -. Spero di crescere e di trovare continuità qui al Milan e di fare qualche gol».

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