Milan, Galliani abdica: Sogliano arriva a giugno

Il dirigente rossonero: «Seedorf intuizione di Berlusconi, abbiamo deciso di agire in anticipo rispetto alla fine della stagione»
MILANO - Ai microfoni di Sky Sport HD, nel pre partita di San Siro, l’Amministratore Delegato del Milan Adriano Galliani.

L’ha stupita tutto questo entusiasmo intorno a Seedorf?
Si, ma le sensazioni sono tutte molto positive, tutti i giocatori, c’è grande entusiasmo, c’è grande voglia. Adesso vediamo, perché prima delle partite non amo dire a, però, le sensazioni di questi primi due o tre giorni sono molto, molto positive.

Fino ad un certo punto il nuovo allenatore era Pippo Inzaghi, poi, cosa è successo?
No, no, io stavo parlando con il presidente, quindi, tutto è andato secondo quello che avevamo concordato, non c’è stata nessuna cosa particolare, c’erano stati un po’ di ragionamenti e, poi, è stata presa la decisione, assolutamente all’unanimità, di affidare in anticipo a Seedorf che, come tutti sapevano, sarebbe stata, comunque, affidata dal primo di luglio. Quindi, si è pensato che fosse meglio per il Milan, ma anche per Seedorf, fare questo girone in anticipo rispetto ai piani che avevamo già concordato per la prossima stagione. Sogliano? I direttori sportivi, come gli allenatori, non possono cambiare casacca durante l'anno. Questa sera al mio fianco ci saranno seduti la manager di Seedorf Deborah Martin e il più grande giornalista brasiliano, Galvão Bueno.

Quale è stata la componente principale che vi ha spinto a scegliere Seedorf?
La scelta primaria è del presidente, che ha grande intuizione sugli allenatori. Quindi, sono assolutamente d’accordo. È Un’intuizione, come è stata Sacchi un’intuizione, com’è stata Capello un’intuizione, mentre gli altri erano allenatori già affermati. È un’intuizione soprattutto di Silvio Berlusconi che, credo, andrà a buon fine, come le due precedenti.

Era proprio impossibile andare avanti con Allegri?
Io credo di aver fatto qualunque cosa, convinto della bontà del lavoro di Allegri che, adesso non va dimenticato, per tre anni abbiamo fatto un primo, un secondo e un terzo posto ed è stato quattro volte in panchina nel group stage della Champions e gli ha sempre passati. Quindi, voglio dire, certo che 22 in campionato in un girone, mai avevamo fatto così pochi punti. Ma è stata questa partita, altrimenti, come concordato, saremmo andati fino in fondo. Al di là dei 22 punti, è stata questa sconfitta di Sassuolo, dopo che eri in vantaggio 2-0 dopo 13 minuti, che ha fatto prendere alla società questa decisione.

Ha avuto qualche sussulto vedendo Matri segnare oggi una doppietta?
Matri ha sempre fatto gol, quindi, era evidente che sarebbe ritornato a fare gol. Mi chiedo, probabilmente se giocava nel Milan questa sera, non faceva due gol, perché i giocatori, a volte, cambiare stimoli, cambiare squadra, cambiare moduli di gioco, hanno rendimenti diversi, soprattutto per chi è un finalizzatore, come io considero Matri.

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