Toro, big in partenza: un mese da brividi

Cairo ha detto: mai più cessioni dei top dopo giugno. Darmian, Glik, Peres e Maksimovic: è già countdown

TORINO - Il Torino chiude il campionato ma apre di fatto un nuovo “torneo”, altrettanto importante, ovvero quello del mercato. Partita nella quale non ci sono punti in palio ma si creano i presupposti per poterli intascare nella prossima stagione. E per non interrompere il percorso di progressiva crescita della squadra granata, occorrerà cercare di alzare ulteriormente l’asticella, mutuando una frase cara tanto a sia a Cairo, sia a Ventura. Capaci con il ds Petrachi, nelle ultime quattro stagioni, di far lievitare le performance del Torino: dalla serie B alla serie A, quindi la salvezza, la qualificazione all’Europa League e poi il raggiungimento degli ottavi di Coppa con la sfortunata doppia sfida contro lo Zenit che avrebbe anche potuto regalare un sogno più large...

 

VOGLIA DI SINISTRA - Con questa ultima stagione conclusa per la seconda volta di fila nella parte sinistra della classifica, l’obiettivo minimo dovrà essere quello di confermare il lato “bello” della graduatoria, puntando ovviamente a salire qualche gradino in più. Molto, come sempre, dipenderà dal tipo di mercato che il direttore sportivo Gianluca Petrachi sarà in grado di fare. L’anno scorso il delta tra uscite ed entrate fece segnare circa 2,5 milioni di euro di attivo, grazie soprattutto ai robusti bonifici arrivati dal Borussia Dortmund e dall’Atletico Madrid per Ciro Immobile e Alessio Cerci. Stavolta i flussi di cassa in positivo dovrebbero essere garantiti da Matteo Darmian in primis e, probabilmente, uno tra Maksimovic, Glik o Bruno Peres. E questo non perché il Torino abbia necessità di vendere, come hanno più volte ricordato sia Cairo che Petrachi, i conti infatti sono in ordine, bensì perché secondo la filosofia granata, solo in parte condivisibile, trattenere a forza giocatori che hanno l’ambizione di giocare in squadre che puntano a obiettivi più prestigiosi garantendo loro ingaggi decisamente più corposi, avrebbe l’unico potere di innescare l’effetto boomerang sulle loro prestazioni. E allora, visto che il patron tempo fa fece una promessa anche a Darmian, come in passato a Ogbonna e Cerci, se dovesse concretizzarsi la proposta monstre per il terzino azzurro la soluzione per un addio si troverà. Del resto la dichiarazione pubblica e spontanea di Cairo datata qualche settimana fa, per cui le cessioni dei big il Toro le farà, eventualmente, entro giugno e non dopo, deve essere letta proprio come un avviso ai naviganti. Gli agenti o gli intermediari che hanno in mano contatti seri devono sbrigarsi perché altrimenti non se ne potrà fare più nulla. Tra coloro che sono in rampa di lancio, risulta in chiara pole position Matteo Darmian, che tra l’altro da stasera a Coverciano proseguirà il suo tour de force iniziato con i Mondiali in Brasile e proseguito, dopo vacanze taglia small, con la lunghissima stagione del Toro che ieri si è conclusa con il 53° impegno ufficiale. Su Darmian è in vantaggio il Bayern Monaco ma non bisogna trascurare il Napoli.

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