L'Uefa adesso spinge Ibra in braccio al Milan

Il Psg torna sul mercato e può così liberare lo svedese In difesa il nuovo obiettivo è Nastasic dello Schalke

MILANO - E’ proprio cambiato il vento, attorno al Milan. Se per alcuni giorni ha dovuto incassare soltanto colpi bassi, adesso è il momento delle belle notizie. L’ultima arriva dall’Uefa, indirettamente, e di conseguenza dal Paris Saint Germain: perché il ridimensionamento delle sanzioni per il fair play finanziario adesso autorizza il club francese a muoversi sul mercato, anche con decisioni. E nel momento in cui può ritornare a comprare, vendere o comunque liberarsi dei giocatori che non hanno più tanta voglia di rimanere.

QUESTIONE IBRA - Il pensiero, ovviamente, corre subito ad Ibrahimovic. Si era detto fin dall’inutile blitz a Doha dal presidente che la vicenda dello svedese non poteva dirsi conclusa in quel modo. E infatti, adesso le porte che sembravano chiuse si stanno riaprendo. Nel momento in cui il Psg non deve più avere solo 21 giocatori in lista Champions e può tornare sul mercato, ecco che non è più così fondamentale trattenere Ibrahimovic controvoglia. E il Milan è pronto a fiondarsi su quello che fin dall’inizio è stato uno dei suoi obiettivi principali. Mihajlovic lo ritiene fondamentale per dare quel tocco di cattiveria che alla squadra negli ultimi anni è mancata. E l’arrivo di Bacca non è influente su questa trattativa. Non a caso, lo svedese era stato inseguito anche quando Jackson Martinez sembrava una certezza.

DIETRO UN COLPO - Come però sanno anche i muri di casa Milan, è in difesa che la squadra ha ancora buchi enormi. Ancor più adesso che è ufficiale il trasferimento di Rami al Siviglia per 3,5 milioni di euro. Finora Galliani non è riuscito ad affondare il colpo su nessuno degli obiettivi individuati. Miranda è finito all’Inter, con Hummels non è mai partita una vera e propria trattativa, Abdennour ha molti, forse troppi pretendenti, le richieste di Cairo per Glik e Maksimovic hanno raffreddato anche la doppia pista granata. E pure Godin, altro elemento avvicinato in più occasioni ai rossoneri, ha scelto di snobbare il club di Berlusconi. «Oggi non mi vedo al Milan per un discorso sportivo. In questo momento il Milan è sportivamente lontano da quello che è l’Atletico Madrid. Sarebbe un passo indietro per la mia carriera. All’Atletico Madrid mi trovo molto bene, sono tranquillo e ci sono grandi ambizioni. Poi, se ci sono club con ambizioni maggiori, è tutto un altro discorso».

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