Il Chelsea: «Cuadrado? Ok, ma per 34 milioni»

Sull’esterno gravitano anche Roma e Atletico Madrid

TORINO - Si procede per gradi, con accelerate messe in preventivo, puntualmente bloccate da chi dice di voler vendere e poi... E poi succede che José Mourinho, che non è né il direttore sportivo né il presidente del Chelsea, ma “semplicemente” l’allenatore, continui a nicchiare, a fare melina, a privilegiare le questioni personali: ha due anni di contratto e potrebbe rinnovare fino al 2019. Juan Guillermo Cuadrado è legato ai Blues per quattro stagioni, anche se già dopo mezza gli sono venuti mille dubbi sul suo futuro londinese. Titubanze che, peraltro, non condurranno inevitabilmente a un divorzio sicuro, soprattutto se i vertici del club campione d’Inghilterra continueranno a spingere sull’acceleratore al momento di dare un prezzo al cartellino del colombiano.

LE VALUTAZIONI - Già, l’ultima novità sul tema dell’esterno giunge da Stamford Bridge. E per la Juventus non sono rose e fiori: perché se Beppe Marotta si mantiene alla finestra dopo aver incassato un sì convinto dal giocatore dinanzi alla prospettiva di trasferirsi a Torino, il Chelsea innalza le sue richieste economiche a livelli oggettivamente pretenziosi. Quanto costa, oggi, Cuadrado? Trentaquattro milioni: no, non è uno scherzo, soltanto l’ultima certificazione del fatto che i Blues non si strapperebbero i capelli se il sudamericano restasse in rosa, ma qualora dovessero cederlo non lo farebbero a prezzi di saldo. Di fronte a simili numeri, non soltanto la Juventus, ma anche Roma e Atletico Madrid (sfavorite, al momento, rispetto ai bianconeri), non si mettono neppure a tavolino. E il principio di accordo, in base al quale il Chelsea sarebbe stato disponibile a dar via il calciatore in prestito con obbligo di riscatto (una soluzione che starebbe bene allo stesso Beppe Marotta), crollerebbe. Cifra esagerata - ritengono in tanti, tranne gli inglesi - e la situazione di attesa quasi forzata è confermata dal fatto che a Stamford Bridge si insiste sull’opportunità che arrivi un’ala nell’eventualità di sostituire Cuadrado. Sfumato il turco Arda Turan, altre piste aticano a decollare. E la Vespa (soprannome che Luca Toni coniò per lui) rimane lì, sospesa nel limbo.

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