© www.imagephotoagency.itTORINO - Emerge un interessante retroscena a proposito dei ripetuti contatti fra Juventus e Napoli, con Marek Hamsik nel cuore dei discorsi. Forse le due società non sarebbero comunque giunte a un accordo, perché favorire il rivale è sempre un rischio troppo alto, però il fatto che il presidente degli azzurri Aurelio De Laurentiis e - sulla scorta delle parole del patron - l’amministratore delegato bianconero abbiano ammesso di essersi incrociati spesso e volentieri sotto il sole cocente di agosto, incuriosisce gli appassionati di mercato e stimola a scovare altri particolari. Come il seguente: lo slovacco si è trovato a dieci... passi, nel concreto a dieci milioni dalla Juventus. Non proprio una montagna insormontabile per chi in questa sessione ne ha messi in preventivo quasi 130, da spendere su base pluriennale.
ACOORDI E DISACCORDI - «La Juventus voleva Hamsik e mi ha offerto 25 milioni. Ma io ho risposto di no, anche perché mi avevano negato Rugani». Parole, pronunciate da De Laurentiis, da tenere a mente e abbinare a un’altra cifra, confermata da più fonti: 35 milioni. Quelli che il primo tifoso dei campani avrebbe chiesto per liberare un calciatore assolutamente prezioso per le sorti del Napoli, ma che evidentemente avrebbe dedicato almeno un pensierino dinanzi a un’offerta giudicata soddisfacente. La Juve, dunque, si è fermata a 25 e non ha pensato a rilanciare per due motivi: 1) Hamsik è un giocatore che conosce alla perfezione il campionato di serie A, come ribadito dallo stesso Marotta, però non era l’unica scelta da valutare in corso Galileo Ferraris; 2) De Laurentiis ha rilanciato chiedendo il prestito di Rugani (anche ben oltre il 2016, nel caso), ma pure il cartellino di Stefano Sturaro. Due elementi sicuramente indispensabili nel solco dell’opera di ringiovanimento della rosa a disposizione di Maurizio Sarri, ma dei quali il club bianconero non ha alcuna intenzione né tantomeno interesse a mettere sul mercato. Ecco perché nel momento in cui le parti stavano ragionando concretamente sulle cifre in ballo per Hamsik, alla richiesta (evidentemente interpretata come una sorta di “provocazione”) di aggiungere ulteriori tasselli all’eventuale affare, lo stesso è saltato come un tappo di champagne. Tutti in piedi per volere della Juve, la prosecuzione del summit è rinviata a data da destinarsi.
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