I tifosi del Milan contro Cerci: chiuso l'account Facebook

Il classe 87 è sempre più lontano dal Milan. Entro la fine del mercato lascerà Milano ma la sua destinazione è ancora incerta.

MILANO- Alessio Cerci colpevole della debacle del Milan. I tifosi rossoneri si sono scatenati sul web dopo i due errori grossolani commessi dall’ex giocatore del Torino. Il classe 87 per ben due volte nella sfida contro il Bologna ha sbagliato le scelte offensive che avrebbero potuto cambiare le sorti del match. Il pubblico del Meazza ha individuato in Montolivo, Honda (per via delle dichiarazioni contro la società) e proprio in Cerci i capri espiatori di questa ennesima stagione negativa per i colori rossoneri. Cerci, addirittura, è stato costretto a chiudere il suo account di Facebook per i troppi insulti ricevuti nella giornata di ieri.

UN ANNO DI DOLORI- Alessio Cerci, dopo la stagione strepitosa con il Torino di Ventura, è stato ceduto nell’estate del 2014 all’Atletico Madrid per una cifra vicina ai 16 milioni di euro. Dopo soli 5 mesi il suo ritorno in Italia: l’Inter era in vantaggio nella corsa al giocatore ma alla fine scelse il Milan con Galliani che lo strappò sul filo di lana ai cugini potendosi giocare la carta Fernando Torres. In un anno in rossonero, da gennaio 2015 ad oggi, Cerci ha messo insieme prestazioni davvero deludenti tanto che lascerà il Milan già in questo mercato di riparazione invece che a giugno, quando sarebbe scaduto il prestito di 18 mesi.

IL MILAN HA LE MANI LEGATE- Adriano Galliani ha trovato un’intesa per il trasferimento di Cerci al Genoa. L’Atletico Madrid sarebbe anche d’accordo, ma non lo è il fondo di investimento che detiene parte del suo cartellino che si è mostrato poco incline a questa soluzione e preferirebbe una cessione a titolo definitivo. La società rossonera, dunque, ha le mani legate e si ritrova in casa un calciatore fuori dal progetto tecnico, in una confusione più totale ma soprattutto mal sopportato dai tifosi. Entro il 1 febbraio, però, Milan e Atletico Madrid dovranno trovare una soluzione per un calciatore che sembra aver perso la sua identità calcistica e che rischia di diventare un boomerang per entrambe le società.

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