Calciomercato Inter, Soriano è l'antivirus

I cinesi del Jiangsu Suning incontrano Guarin. Se c’è il sì, quei 15 milioni per assalto alla Samp
Handanovic salva l'Inter: quante parate a Bergamo!

MILANO - È il giorno di Guarin. Oggi, alla presenza di Marcelo Ferreyra, procuratore del colombiano - piombato in città per l’occasione -, ci sarà l’attesissimo (dall’Inter) incontro con gli emissari di Liu Jin, presidente dello Jiangsu Suning, la squadra che ha già convinto Luiz Adriano e Gervinho ad accettare un pre-pensionamento dorato nel campionato cinese. Sabato la delegazione era in tribuna a Bergamo e oggi si presenterà a Palazzo Saras. Dall’Inter è arrivato già il sì all’offerta per il cartellino (15 milioni: anche per questo è stata invece rifiutata la richiesta di un prestito arrivata dallo Zenit San Pietroburgo) e ora il boccino è nelle mani del giocatore per cui la base su cui trattare è un triennale da 7 milioni a stagione, ma i cinesi hanno mandato per poter arrivare a un quinquennale da 8 milioni all’anno, ovvero a un’offerta complessiva da 40 milioni. Qualora dovesse arrivare l’attesa fumata bianca, quei soldi saranno utilizzati per arrivare a Soriano (la Samp chiede 15 milioni ma un pagamento rateizzato abbasserebbe di molto il cash da mettere subito sul piatto) e per puntellare i bilanci. Ieri Roberto Mancini (presente ad Appiano pure il figlio Andrea) ha fatto il punto della situazione con il vicepresidente Zanetti e il ds Ausilio: nonostante gli ultimi risultati negativi (4 punti nelle ultime 4 giornate) non c’è eccessiva preoccupazione in società perché il progetto è solido e in una lunghissima stagione può capitare che ci sia un calo di rendimento. Resta il problema del gol perché a nessuno sfugge come Icardi, Jovetic, Ljajic, Perisic, Biabiany e Manaj abbiano segnato meno del solo Higuain. L’antidoto, pardon, l’antivirus, può essere proprio Soriano che finora di reti alla Samp ne ha segnate 6 (all’Inter sarebbe il secondo marcatore della squadra dopo Icardi) e che, a differenza degli altri centrocampisti offensivi pressenti in rosa, ha tra le sue doti migliori l’inserimento senza palla. Il che dovrebbe aiutare Mancini a passare stabilmente al 4-2-3-1 avendo l’allenatore la possibilità di piazzare Soriano, Ljajic e Perisic alle spalle di Icardi. Quel sistema di gioco, non va dimenticato, dovrebbe anche essere l’ideale per valorizzare le qualità di Kondogbia che al Monaco si era imposto proprio giocando al fianco di Toulalan: all’Inter manca un regista tout court ma questo problema - a meno di un’apertura dell’Olympique Marsiglia per Lassana Diarra, sarà preso in considerazione soltanto a giugno quando l’obiettivo principale per rinforzare il reparto sarà Granit Xhaka, che il Borussia Mönchengladbach valuta 30 milioni dopo averlo tolto dal mercato a gennaio.

IL NODO JOVETIC - La gara con l’Atalanta ha altresì certificato come la convivenza tra Jovetic e Icardi resti alquanto problematica. Nonostante l’Inter dichiari incedibile il montenegrino, alcuni intermediari stanno scandagliando il mercato inglese in cerca di offerte. Dovesse arrivarne una (si spera nel Tottenham), potrebbe aprirsi uno spiraglio - non semplice - per provare a portare Ezequiel Lavezzi a Milano già in questa sessione di mercato: a metà settimana Alejandro Mazzoni, procuratore del Pocho, ha in calendario un appuntamento con Ausilio, tra i due i rapporti sono ottimi e quella sarà l’occasione per fare il punto della situazione. Resta pure aperta la pista Eder ma, l’Inter - al momento - non sta prendendo in considerazione l’eventualità di dover toccare l’attacco anche perché Mancini ha chiesto - e ottenuto - di tenere con sé pure Manaj.

GNOUKOURI: GENOA AVANTI - Qualcosa di muove, sempre in uscita, per Gnoukouri. In settimana nella pienissima agenda di Ausilio è previsto pure un incontro con il ds del Genoa Sogliano. Obbiettivo chiudere per un prestito oneroso con diritto di riscatto dell’ivoriano, con successiva possibilità di contro-riscatto per la società nerazzurra. Inter che per Gnoukouri ha ricevuto pure offerte dal Bologna e dal Perugia. Facile pensare che Ausilio - avendo già il “bonus” legato al cartellino di Laxalt - possa tentare di prendersi un diritto di prelazione su Izzo per quest’estate, considerato che a gennaio è stato dichiarato incedibile da Preziosi. In uscita ci sono pure Santon (sul laterale aleggia la Roma), Montoya (in base agli accordi presi con il Barcellona starà all’Inter trovargli una squadra dove andare in prestito) e Dodò che sabato è stato spedito in tribuna dopo l’ennesimo tentennamento verso l’offerta della Sampdoria: l’opera di persuasione sul giocatore prosegue ed è convinzione comune che, alla fine, possa arrivare il sospirato sì, altrimenti in estate potrebbe esserci l’addio, considerato che Dodò non disdegnerebbe affatto la possibilità di fare ritorno in Brasile.

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