ROMA – Pato riparte dal Chelsea. L’ex milanista, dopo essere tornato in Brasile per rilanciarsi, ha firmato un contratto di sei mesi con i Blues, dove cercherà di riprendersi i riflettori europei. Bloccato da tanti, troppi, infortuni in rossonero, il papero ha ritrovato la serenità nel suo paese, riuscendo a diventare uno dei punti fermi del San Paolo. I numeri, dopo tutto, sono lì a testimoniarlo: 63 partite e 27 gol, che gli sono valsi l’ingaggio da parte del Chelsea di Hiddink.
L’ARRIVO IN ITALIA – Arrivato in Italia nell’agosto del 2007, ad appena 17 anni, Pato deve aspettare fino a gennaio del 2008 per scendere ufficialmente in campo con la maglia del Milan, che lo ha prelevato dall’Internacional per 22 milioni di euro (cifra record per un minorenne). L’esordio è buono e le cose girano per il meglio, arrivando anche a vincere, nella stagione 2010/2011, il tricolore con i rossoneri.
IL DECLINO – Proprio al Milan, però, comincia il suo calvario. Ben quattordici infortuni tra febbraio 2009 e novembre 2012 lo costringono più sul lettino del medico che in campo. Allegri, allora tecnico dei rossoneri, lo fa scendere nella scala delle gerarchie milaniste e l’addio sembra ad un passo. Nel 2012 Galliani, che aveva in pugno Tevez dal Manchester City, lo aveva praticamente ceduto al Paris Saint Germain, salvo poi far saltare tutto su indicazione del presidente Berlusconi. Dietro l’annullamento del trasferimento, però, sembra esserci Barbara, figlia del numero 1 rossonero. Tra Pato e lei, infatti, è scoppiato l’amore, facendo finire il papero sulle pagine del gossip.
LA RINASCITA IN BRASILE – Nel 2013, poi, arriva la svolta. Il brasiliano, dopo 117 presenze e 51 gol con il Milan, torna nel suo paese, firmando con il Corinthians. Con il Timao arrivano 14 gol in 44 partite, prima del prestito al San Paolo, che lo riporta ai suoi livelli. Ora Pato è sbarcato a Londra, pronto per riprendersi quello che sente suo. Chissà che, un giorno, non si riveda sui campi della nostra Serie A, magari di nuovo con la maglia rossonera, per tornare dalla sua Barbara (Berlusconi n.d.r).