Calciomercato Inter, Moutinho è l'uomo giusto

Mancini vuole il regista del Monaco per cambiare il centrocampo dell’Inter e rilanciare Kondogbia

MILANO - «Kondogbia? Diventerà un campione». Mancini, sull’argomento, è sempre stato categorico. Però, in questa tormentata stagione, si è reso conto che l’assenza di un leader a centrocampo, oltre a essere un problema strutturale per l’Inter, è stata pure una zavorra insormontabile per il ragazzone francese. In teoria quel ruolo, secondo i piani del tecnico, doveva essere ricoperto da Felipe Melo: il campionato italiano però non è quello turco e pure nella maturità (il brasiliano ha tagliato il traguardo dei 32) il suo modo di giocare si è confermato al limite dell’incompatibilità con il nostro calcio. Allo stesso modo Kondogbia si è dimostrato incompatibile con il ruolo da mezzala nel 4-3-3 per cui, nell’Inter che verrà, il francese - acquisto più caro dell’era Thohir - verrà riportato stabilmente nel ruolo di interno nel 4-2-3-1 là dove si era dimostrato uno dei migliori centrocampisti d’Europa. E, per mettere definitivamente Kondogbia nelle condizioni per rendere al meglio pure in Italia, Mancini ha indicato proprio in João Moutinho, suo partner nel Principato (dove, nel ruolo si alternava con Toulalan, potendo il portoghese giocare pure trequartista e, all’occorrenza mezzala), quale “tutor” ideale per agevolare Kondogbia e, soprattutto, dare all’Inter un leader che sappia catalizzare intorno a sé il gioco, che riesca a gestire le varie fasi all’interno della partita e che non abbia paura di prendersi pallone e responsabilità nei momenti difficili.

INTER SU CANDREVA

DERBY D'ITALIA - Il problema è che Moutinho è un giocatore che ha molto mercato: il Monaco, che lo ha legato a sé con un contratto in scadenza nel giugno 2018, lo valuta 20 milioni e, tra gli estimatori del giocatore c’è pure la Juventus che ha messo nel mirino pure un altro gioiello della casa, ovvero Bernardo Silva, interesse peraltro manifestato direttamente da Marotta e Paratici in un incontro di fine gennaio con i dirigenti del Monaco. L’Inter, dal canto suo, dopo essersi assicurata Eder a gennaio e aver prenotato Soriano (affare che verrà ratificato nell’incontro tra Ferrero e Thohir), farà il grande investimento a centrocampo. Perché è vero che la squadra andrà puntellata pure sulle corsie esterne, però nel ruolo, tra Coentrão (in prestito dal Real Madrid proprio al Monaco) e Zabaleta (che ha un contratto con il City in scadenza nel 2017) le occasioni non mancano per mettere a segno colpi importanti a costi sostenibili.

In mezzo, l’Inter ha preso pure Banega però l’argentino sta vivendo una seconda giovinezza calcistica come trequartista nel 4-2-3-1 e, in base alle indicazioni arrivate da Siviglia a Mancini sarebbe un azzardo arretrarne il raggio d’azione. Piuttosto è convinzione dell’allenatore che un’Inter con una spina dorsale costituita da Handanovic in porta, Miranda al centro della difesa, Moutinho in regia e Banega nel cuore dell’attacco, oltre a essere una squadra da scudetto, possa essere palestra ideale per far esplodere definitivamente i giovani in squadra (Miranda e Icardi oltre a Kondogbia). Per questo motivo da Palazzo Saras sono iniziate le grandi manovre per avvicinare Moutinho: con il Monaco - non potrebbe essere altrimenti - i rapporti sono ottimi. Però, oltre a battere la concorrenza, Thohir dovrebbe sborsare 20 milioni nella speranza che la sola cessione di Brozovic possa servire a far quadrare i conti con il faIr play Uefa.

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