© Marco CanonieroSIVIGLIA - In Spagna lo chiamano il mago del mercato: compra a poco e vende a tanto. Ramon Rodriguez Verdejo, in arte Monchi, è uno dei registi principali dei successi degli ultimi anni del Siviglia: ha lanciato e monetizzato un’infinità di talenti, da Dani Alves a Keita, passando per Jesus Navas, Kondogbia, Bacca... Monchi, ds degli andalusi, avrà un ruolo importante anche nel futuro di Ciro Immobile.
Direttore, a gennaio avete girato Immobile al Torino in prestito con diritto di riscatto fissato a 11 milioni: cosa succederà in estate?
«E’ ancora presto per dirlo. Ciro è in prestito al Torino fino a giugno. Il club granata può riscattarlo, ma se non lo dovesse fare noi saremo ben contenti di riportarlo a Siviglia. Stimiamo molto Immobile».
Ha la sensazione che il Torino lo riscatterà?
«Questa domanda dovreste porla ai dirigenti del Toro, ma penso che loro siano felici di Immobile».
L’agente di Immobile ha parlato di un possibile riscatto a un prezzo scontato: 8,5/9 milioni. E’ uno scenario possibile?
«La cosa più importante è che il Toro ci dica che vuole tenerlo, poi di tutto il resto si discuterà più avanti. Cairo mi ha fatto un’ottima impressione, parliamo lo stesso linguaggio calcistico. Vedremo... Ma come ho già detto: nel caso, saremmo felici di riabbracciare Ciro. Prima di andare via stava giocando e Emery lo avrebbe tenuto volentieri».
Dopo l’operazione Llorente 2015, la prossima estate con i bianconeri potreste parlare del vostro Krychowiak?
«No, lo vogliamo tenere e anche Grzegorz penso che voglia restare: abbiamo rinnovato il contratto da poco. Degli interessamenti delle big non sono stupito, è un centrocampista di primo livello».
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