Inter, la Primavera è una miniera d'oro: Thohir gongola, Mancini attinge

La squadra di Stefano Vecchi ha vinto la Coppa Italia contro la Juventus di Fabio Grosso riportando il trofeo a Milano a distanza di dieci anni. Ora i nerazzurri puntano alla conquista del Tricolore.
Inter, la Primavera è una miniera d'oro: Thohir gongola, Mancini attinge© www.imagephotoagency.it

MILANO- Eric Thohir può sorridere: il settore giovanile dell’Inter è sempre motivo di grande soddisfazione e orgoglio per la società nerazzurra. La squadra Primavera di Stefano Vecchi ha vinto la Coppa Italia in finale contro la Juventus di Fabio Grosso riportando a casa un trofeo che mancava da dieci anni nella bacheca dell’Inter. Dopo lo 0-1 dell’andata allo Stadium, firmato da Bonetto, i nerazzurri si sono ripetuti al Meazza trionfando per 2-1 in rimonta con le reti dell’attaccante albanese Rey Manaj e del centrocampista Zonta. Ora i nerazzurri puntano al double e sono una delle favorite per conquistare il campionato di categoria, anche se non sarà facile visto che la concorrenza è molto agguerrita.

LA PARTITA A SAN SIRO

L’INTER CHE VINCE- Mentre la prima squadra, nelle ultime stagioni, sta facendo molta fatica e non vince un trofeo dal giugno del 2011, la Primavera regala sempre tante soddisfazioni ai tifosi e alla società nerazzurra. La vittoria in rimonta contro una rivale storica come la Juventus, al Meazza e davanti a 20.500 spettatori circa, è motivo di grande orgoglio per il club, visto che i ragazzi di Vecchi hanno avuto anche il grande merito di portare tanti tifosi allo stadio. Roberto Mancini era presente a San Siro ed ha assistito alla partita: il tecnico jesino ha così potuto visionare le prestazioni di tanti giovani canterani che si candidano per essere aggregati in prima squadra a partire dalla prossima stagione.

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TALENTI VERI- Ci sono tanti talenti nella rosa Primavera dell’Inter che meritano particolare attenzione. Due di questi, però, sono già aggregati alla prima squadra da inizio stagione. Stiamo parlando dell’attaccante albanese, classe 97, Rey Manaj, che ha siglato il gol del pareggio e del centrocampista ivoriano, classe 96, Assane Demoja Gnoukouri che possono essere ormai considerati veterani e pronti per fare il grande salto nella prossima stagione. Un occhio di riguardo lo merita anche il centrocampista, classe 97, Loris Zonta, anche lui già convocato da Mancini e autore del gol vittoria a tempo scaduto. Il difensore centrale Fabio Della Giovanna, classe 97, e l’esterno destro Bright Gyamfi, classe 96, hanno dimostrato di avere la giusta autorevolezza e maturità per fare il salto di qualità. Senza dimenticarsi del bravissimo portiere Ionut Radu, dell’esterno difensivo Senna Miangue, belga classe 97 portato in prima squadra da Mancini contro il Frosinone, o dell’altro centrale difensivo Andrew Gravillon, classe 98. Il centrocampista Mattia Bonetto, questa volta, non è stato graffiante come all’andata ma è pur sempre un giovane prospetto, classe 97, molto interessante da tenere sotto osservazione. Infine, non si possono non citare gli attaccanti nerazzurri: oltre a Manaj, c’è l’italianissimo Enrico Baldini, classe 96, che è uno dei punti di riferimento della squadra di Vecchi. Il giovanissimo Andrea Pinamonti, classe 99, il più giovane della rosa nerazzurra, ha fatto intravedere di avere delle ottime doti così come i vari Appiah, Bakayoko e Kouamè, in prestito dal Prato.

VALORE DI MERCATO- L’Inter, negli anni, ha sempre sfornato tanti talenti che hanno poi militato ad alti o comunque buoni livelli. Gli esempi più emblematici sono quelli di Mario Balotelli, Leonardo Bonucci ed Obafemi Martins. Senza dimenticarsi di Marco Benassi, Joel Obi e tanti altri. I due giocatori con il valore di mercato più alto sono proprio Manaj e Gnoukouri il cui valore si attesta sul milione di euro. Il difensore Fabio Della Giovanna, il portiere Ionut Radu, il centrale Ravzan Popa, il centrocampista Loris Zonta e l’attaccante Josè Correia sono valutati circa 150.000 euro, mentre per tutti gli altri il valore oscilla tra i 50.000 e i 75.000 euro. Una vera miniera d’oro per il Presidente Eric Thohir che sa di avere già in casa dei potenziali campioni o comunque calciatori da poter formare per poi essere venduti realizzando delle corpose plusvalenze.

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