TORINO - Nuovo tormentone legato alla Juventus, in ambito italiano. «E’ una spanna sopra tutte, sarà difficile raggiungerla in tempi brevi». Maurizio Sarri, nello specifico, è andato anche oltre: «La Juventus è una grande società, con un grande allenatore e grandissimi giocatori, hanno fatto un percorso straordinario in queste ultime cinque stagioni; sarà difficile batterli anche nei prossimi quattro-cinque anni». Consderando che il tecnico dei partenopei è la stessa persona che a fine settembre spiegava che «parlare adesso di campionato finito è assurdo, la Juve ha dimostrato di poter vincere anche dieci partite di fila». Beh, considerando questo, la piazza bianconera potrà effettiamente guardare con ottimismo al prosieguo del ciclo trionfale...
TRE VOLTE TANTO - Ma, previsioni e vaticini a parte, ciò che rende davvero l’idea dell’importanza del circolo virtuoso intrapreso dal club bianconero sotto la gestione Andrea Agnelli Beppe Marotta è l’esponenziale crescita del parco giocatori e del valore della rosa. Una escalation, dal 2011 a oggi, che non ha eguali in Italia e che di contro - come del resto si è visto - ha proiettato l’organico a disposizione di Antonio Conte, prima, e Massimiiano Allegri, poi, ai livelli di top club europei. Nel giro di questi ultimi 5 anni, infatti, l’organico della Juventus è passato da un valore di mercato di poco più di 220 milioni di euro ad un valore di mercato di quasi 600 milioni considerando, ovviamente, i picchi toccati da Paul Pogba e Paulo Dybala, veri e propri simboli da boom economico.
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