Per Morata rimanere alla Juventus è un'opportunità: ecco perchè

Il calciatore spagnolo dovrà decidere nei prossimi 10 giorni se rimanere in bianconero o lasciarsi ammaliare dalle sirene inglesi: il cuore dice di restare ma il portafoglio...
Per Morata rimanere alla Juventus è un'opportunità: ecco perchè© www.imagephotoagency.it

TORINO - Le ragioni di cuore non appartengono più al patinato e ricco mondo del calcio ormai da un bel po' di tempo. L'avvento di sceicchi, tycoons, finazieri, società di investimento, cordate, e chi più ne ha più ne metta, ha creato un solco insormontabile tra il calcio fatto di cuore, di colori e di appartenenza e quello che si è perso in un groviglio di clausole, ingaggi faraonici, offerte megagalattiche, diritti di immagine, merchandising e tutto ciò che ha a che fare con il portafoglio molto prima che con il cuore.

Lungi dallo sposare l'immagine troppo enfatica di papale provenienza di un denaro considerato come 'sterco del diavolo', il problema rimane distaccarsi da un'idea romantica e un po' poetica (alcuni direbbero anche patetica) di uno calcio che, anche in un passato non troppo remoto, ha saputo regalare storie che nobilitano la leggenda di questo fantastico sport, e ancor di più quella dei suoi protagonisti, rinvigorendo la passione di coloro che fan sì che il calcio esista. Nessun tifoso juventino dimenticherà mai che Del Piero, Buffon, Nedved, Camoranesi, Trezeguet, campioni assoluti, molti dei quali 20 giorni prima giocavano la finale di Coppa del Mondo, in quella sciagurata estate del 2006 decisero di non abbandonare la barca, ma di restare lì, inchiodati al timone del galeone bianconero retrocesso nelle ingloriose acque della Serie B.

LE RAGIONI PER RESTARE - E allora perchè non pensare che quel ragazzo arrivato alla Juventus solo due stagioni fa, adoloscente imberbe ma ricco di entusiasmo e di talento, riesca a non cedere al fascino seduttivo del denaro, preferendo lasciare che sia il cuore a guidarlo, e forse non solo quello. Sì, perchè di motivi per restare a Torino, Alvaro Morata ne ha più di uno: all'ombra della Mole l'attaccante spagnolo ha trovato un ambiente che ha saputo farlo crescere, l'ha coccolato e svezzato fino a farlo diventare il talento che è oggi. Morata alla Juventus ha una seconda famiglia: è osannato dai tifosi, stimato dalla società e amato dai compagni di squadra. Ha un allenatore che, sì è vero, in questa stagione non l'ha impiegato come lo spagnolo sperava (e questi sono i motivi di frizione più forti), ma che ha dimostrato, e questo Morata lo sa, di stimarlo enormemente e di volerlo accompagnare in questa che è ancora una fase di crescita che lo porterà a diventare con continuità il campione che a sprazzi ha già dimostrato di essere. Allegri il suo consiglio glielo ha dato, come un padre: «Morata ha bisogno di stare ancora qualche anno alla Juve, ha bisogno di crescere, e qui lui ha l'ambiente ideale per farlo».

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L'OPPORTUNITA' - Morata è combattuto, lui sa bene che rimanere alla Juve è anche un suo interesse: la Juventus è una società forte con un progetto ambizioso, arrivata nuovamente ai livelli dei primi 4 o 5 top club europei. Qui Alvaro potrebbe essere protagonista senza subire la pressione che andare in un club che investe 50/60 milioni di euro per averlo, potrebbe generare. Qui Morata non sarebbe uno dei tanti, ma solo e semplicemente Alvaro Morata, il ragazzino spagnolo che la scorsa stagione trascinò la Juventus in finale di Champions, punendo proprio coloro che lo avevano scaricato. La Juventus non vorrebbe perderlo, e l'ha dimostrato in inverno assicurandogli un nuovo ingaggio da big: 4 milioni più bonus. Adesso sta a lui decidere, perchè un accordo con il Real lo si può trovare, quello che conta è la sua volontà: cuore o ragione, amore o denaro. A Morata l'ardua sentenza. (#morataresta)

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