TORINO - Le ragioni di cuore non appartengono più al patinato e ricco mondo del calcio ormai da un bel po' di tempo. L'avvento di sceicchi, tycoons, finazieri, società di investimento, cordate, e chi più ne ha più ne metta, ha creato un solco insormontabile tra il calcio fatto di cuore, di colori e di appartenenza e quello che si è perso in un groviglio di clausole, ingaggi faraonici, offerte megagalattiche, diritti di immagine, merchandising e tutto ciò che ha a che fare con il portafoglio molto prima che con il cuore.
LE RAGIONI PER RESTARE - E allora perchè non pensare che quel ragazzo arrivato alla Juventus solo due stagioni fa, adoloscente imberbe ma ricco di entusiasmo e di talento, riesca a non cedere al fascino seduttivo del denaro, preferendo lasciare che sia il cuore a guidarlo, e forse non solo quello. Sì, perchè di motivi per restare a Torino, Alvaro Morata ne ha più di uno: all'ombra della Mole l'attaccante spagnolo ha trovato un ambiente che ha saputo farlo crescere, l'ha coccolato e svezzato fino a farlo diventare il talento che è oggi. Morata alla Juventus ha una seconda famiglia: è osannato dai tifosi, stimato dalla società e amato dai compagni di squadra. Ha un allenatore che, sì è vero, in questa stagione non l'ha impiegato come lo spagnolo sperava (e questi sono i motivi di frizione più forti), ma che ha dimostrato, e questo Morata lo sa, di stimarlo enormemente e di volerlo accompagnare in questa che è ancora una fase di crescita che lo porterà a diventare con continuità il campione che a sprazzi ha già dimostrato di essere. Allegri il suo consiglio glielo ha dato, come un padre: «Morata ha bisogno di stare ancora qualche anno alla Juve, ha bisogno di crescere, e qui lui ha l'ambiente ideale per farlo».
L'OPPORTUNITA' - Morata è combattuto, lui sa bene che rimanere alla Juve è anche un suo interesse: la Juventus è una società forte con un progetto ambizioso, arrivata nuovamente ai livelli dei primi 4 o 5 top club europei. Qui Alvaro potrebbe essere protagonista senza subire la pressione che andare in un club che investe 50/60 milioni di euro per averlo, potrebbe generare. Qui Morata non sarebbe uno dei tanti, ma solo e semplicemente Alvaro Morata, il ragazzino spagnolo che la scorsa stagione trascinò la Juventus in finale di Champions, punendo proprio coloro che lo avevano scaricato. La Juventus non vorrebbe perderlo, e l'ha dimostrato in inverno assicurandogli un nuovo ingaggio da big: 4 milioni più bonus. Adesso sta a lui decidere, perchè un accordo con il Real lo si può trovare, quello che conta è la sua volontà: cuore o ragione, amore o denaro. A Morata l'ardua sentenza. (#morataresta)