© EPATORINO - Una squadra che deve assestarsi. E rifinirsi. Ritocchi di qua e di là, dopo aver fatto il grosso. Sì, è un Toro che al termine della trasferta in Austria, e prima del debutto ufficiale in Coppa Italia, deve tirare le somme: cosa va e cosa non va; cosa manca e dove bisogna intervenire. Sinisa Mihajlovic ha appuntamento con il ds Gianluca Petrachi per confrontarsi e stilare il piano di battaglia per i prossimi giorni. E il casting è finito. Anche per i giovani.
Bruno Peres via per altri colpi
L’incastro - Il tecnico serbo spinge per avere una mezzala di peso e personalità. Uno che combatta e che abbia piede, che sprinti e vada alla conclusione con inserimenti continui. L’identikit porta a Juraj Kucka. Nella tournée negli Stati Uniti, lo slovacco non ha incantato. Con Vincenzo Montella non c’è un grande feeling calcistico. Con Sinisa invece sì. E adesso l’affare si può intavolare. Anche perché i rossoneri hanno messo nel mirino Badelj della Fiorentina: è il loro obiettivo numero uno. Il Toro in rotta sul Milan, poi, anche per Gabriel, il portiere che viene da un anno di prestito al Napoli senza giocare. Un anno perso, quindi. Il club granata sarebbe la ribalta ideale per le sue qualità anche perché Donnarumma lo chiude (e pure lo spagnolo Diego Lopez). Castori, suo allenatore al Carpi nella stagione della storica promozione in Serie A, l’ha definito un fenomeno. E Miha al momento sui portieri che ha a disposizione sta facendo delle riflessioni. Nessuno lo convince. E vorrebbe un numero uno che diriga la difesa... urlando. Oltreché parando.
In cabina di regia - Nel post partita contro l’Hull, il tecnico serbo ha spiegato quindi le sue esigenze. Tachtsidis e il giovane Lukic, interessante in prospettiva, non bastano, secondo lui. Vuole un regista. Per questo tornano in auge il brasiliano Bruno Henrique (sondato dal Palermo) e il tormentone Valdifiori (se il Napoli compra il sostituto alla fine potrebbe lasciarlo partire). E Viviani è un “vecchio” pallino del club. Idee per creare idee.
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