© Marco CanonieroTORINO - Trattativa a oltranza anche per Juan Cuadrado. L’agente del colombiano, Alessandro Lucci, da qualche giorno è in missione a Londra per trovare la quadra con il Chelsea (proprietaria del cartellino del sudamericano) ed esaudire il desiderio del proprio assistito, deciso a tornare in bianconero. Abituato ai “casi impossibili”, Lucci - in contatto costante con Marotta e Paratici - è in pressing su Marina Granovskaia, braccio destro del patron Roman Abramovich. Dopo il colloquio di ieri, oggi ne andrà in scena un altro: sarà il summit decisivo, del resto il tempo stringe (la sirena di fine mercato suonerà domani alle 23). Filtra un cauto ottimismo: il Chelsea, vista la determinazione di Cuadrado, ha aperto in modo concreto a un suo trasferimento. Il colombiano, nonostante l’arrivo di Antonio Conte (da sempre suo estimatore) e l’addio di José Mourinho (con il quale non c’era stato feeling durante la parentesi del 2015), non vuole più restare in Inghilterra. Nelle prime quattro uscite della stagione l’esterno ha chiesto (e ottenuto) di andare in tribuna. La situazione è pesante, per questo a Stamford Bridge si sono convinti che non abbia senso rimandare il problema di qualche mese. Pensiero che ha portato il Chelsea a rilanciare, cioè ad acconsentire a un nuovo addio però non più in prestito secco. La Juventus, registrato l’assist, si è messa al lavoro con Lucci per trovare una formula che possa accontentare tutti.
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Bonus e presenze Dal prestito secco si è già passati a ragionare su un prestito oneroso (4 milioni) con obbligo di riscatto. I bianconeri preferirebbero il semplice “diritto”. Il punto di incontro sul quale si sta lavorando è quello di rendere l’acquisto definitivo al raggiungimento di determinati obiettivi. Bonus “semplici” da raggiungere, come ad esempio le presenze. Più o meno la chiave contrattuale che ha portato alla fumata bianca Zaza-West Ham.
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