Juve, Witsel dopo Rincon: braccio di ferro con i russi

La mossa sul venezuelano è anche un messaggio allo Zenit: niente fretta per i bianconeri, che insistono con la proposta di 6 milioni
Juve, Witsel dopo Rincon: braccio di ferro con i russi© EPA

TORINO Rincon è solo il primo passo. Il mercato di gennaio della Juve, infatti, non è che all'inizio. Rimangono due infatti i rinforzi in programma per il centrocampo bianconero, con Axel Witsel che resta assolutamente in cima alla lista degli obiettivi: per caratteristiche e costi dell'operazione. Perché se dovesse andare in porto, sarebbe sempre alle condizioni della Juve. Prosegue dunque il braccio di ferro con lo Zenit San Pietroburgo, destinato com'è forse a concludersi solo negli ultimi giorni di mercato nella speranza che l'esito possa essere opposto a quello del 31 agosto. Minima ma presente la distanza tra domanda e offerta: anche pubblicamente Marotta ha confermato come l'offerta giusta da parte della Juve non possa andare oltre i 6 milioni più bonus che equivalgono ad un milione o poco più al mese per un giocatore prossimo alla scadenza del contratto. Non vuole ancora scendere sotto i 10 milioni complessivi invece lo Zenit, mentre le insidie non mancano come quelle che parlano di un Barcellona pronto a inserirsi tra la Juve e Witsel in ottica parametro zero e quelle che portano alla ricca Cina ed allo Shanghai Sipg di Villas Boas già pronto ad offrire 25 milioni al club e quasi 15 al giocatore. Per il momento però lo scenario non è cambiato: Witsel vuole la Juve, la Juve vuole Witsel, insieme provano a far vacillare la resistenza dello Zenit.

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SCELTE STRATEGICHE - Se da un lato l’arrivo di Rincon non esclude affatto quello di un altro centrocampista, possibilmente al top, dall’altro lato il venezuelano potrebbe però rinviare il discorso legato all’arrivo in bianconero di Roberto Gagliardini. Il centrocampista classe ‘94 dell’Atalanta, rivelazione tra le rivelazioni di Gian Piero Gasperini, nonostante la concorrenza dell’Inter rimane assolutamente un obiettivo di Marotta e Paratici che anche a lui continuano a pensare per andare a comporre il futuro zoccolo duro italiano della Juve che verrà. Il progetto comune Gagliardini-Atalanta-Juventus sembra proprio poter passare da altri sei mesi a Bergamo prima di valutare la soluzione migliore a partire della prossima stagione, a meno che le evoluzioni di mercato non convincano i bianconeri ad effettuare una nuova accelerata. In attesa di capire come andrà a finire la telenovela Witsel, proseguono poi i sondaggi e i contatti anche e soprattutto in ottica futura: da Dahoud a Tolisso, da N’Zonzi a Goretzka e Bakayoko, niente è lasciato al caso in corso Galileo Ferraris. Nemmeno profili proposti e non cercati, che verranno valutati con grande attenzione: tra questi si segnala pure quello di Jordan Veretout, centrocampista di qualità classe ‘93 di proprietà dell’Aston Villa in prestito al Saint Etienne. Solo un’idea in fase di studio, per ora.

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