Lyanco al Torino: Vidic è l’idolo, Ramos il riferimento

I modelli del giovane difensore brasiliano, in arrivo dal San Paolo
Lyanco al Torino: Vidic è l’idolo, Ramos il riferimento

TORINO - Prima di esordire con la Serbia nell’Under 19, un anno e passa fa, Lyanco non poteva che dire: «Le aspettative sono grandi. Sia le mie, sia quelle di tutte le persone che mi hanno voluto», nonostante fosse nato in Brasile, in Brasile giocasse e non conoscesse una parola di serbo. «Non vedo l’ora di indossare questa maglia. Sono pronto e concentrato. Spero di debuttare nel miglior modo possibile», dichiarò ai media di Belgrado. E quando gli chiesero chi fosse il suo idolo, lui rispose: «Non c’è bisogno di pensarci un secondo! Naturalmente è Nemanja Vidic», cioè l’ex grande difensore serbo dello United, transitato in Italia anche sul fronte interista. «Il miglior difensore centrale europeo. Il mondo intero lo conosce. Io lo guardavo, lo ammiravo». Ma poi, nei mesi scorsi, Lyanco ha cambiato idea. Troppo grandi i problemi incontrati giocando con la Serbia, a cominciare dalla lingua non conosciuta, nonostante le sue origini e il doppio passaporto. E così, alla fine, ha accettato di cedere alle avances dei dirigenti e dei tecnici della Federcalcio brasiliana. Un salto in alto, e addio alla Serbia.

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BRASILE - Lyanco ha cominciato a giocare con l’Under 20 verdeoro e le sue dichiarazioni sono cambiate: «Devo molto alla Serbia, che mi ha aiutato molto. È stata una grande esperienza. Per me è stata una decisione molto difficile, ma l’ho dovuta prendere e per farlo ho seguito i miei genitori, che mi ripetevano: corri dietro ai tuoi sogni. E il mio sogno è la maglia del Brasile. E adesso che posso giocare con l’Under 20, sogno di militare anche nella Nazionale maggiore, un giorno. E di vincere un Mondiale. Voglio essere un esempio per i giovani». E Vidic? Dimenticato in fretta! Tra gli elogi per l’uruguaiano Lugano, cui intanto soffiava il posto nel San Paolo: «È un grande difensore che mi ha aiutato molto. Mi ha dato tanti consigli, mi sta sempre vicino. Anche da lui ho imparato a non avere paura di nulla». Ma Lugano non basta, non può bastare: «Perché io mi ispiro a Sergio Ramos», il fuoriclasse della difesa realista, e della Spagna. Insomma, Lyanco è così, un bel misto di ambizioni e di speranze, mescolate con il suo talento di giovane difensore.

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