© LaPresseTORINO - Da un sorso si può giudicare un vino, non un giocatore. Detto questo, il primo sorso ufficiale di Rodrigo Bentancur, i 14 minuti giocati contro il Genoa, ha dipinto sulle facce dei tifosi della Juventus l’espressione compiaciuta di chi ha assaggiato qualcosa di speciale: non solo destinato, proprio come un vino pregiato, a migliorare con il tempo, ma buon o già adesso.
PROMOSSO - L’ottima impressione suscitata dall’uruguaiano al debutto in Serie A andrebbe presa alla lettera, come una sensazione provvisoria passibile anche di un completo ribaltamento, non fosse che è la stessa avuta da chi Bentancur lo ha “assaggiato” per due mesi e per giunta è un sopraffino sommelier di giocatori: Massimiliano Allegri. «Sono molto contento di Bentancur, che è un ragazzo veramente molto bravo, che è cresciuto molto in questi due mesi che è stato con la Juventus. Credo possa essere la sorpresa del campionato», lo ha promosso l’allenatore bianconero alla vigilia della partita con il Genoa. Una promozione a parole a cui il giorno dopo è seguita quella, molto più significativa, nei fatti: ossia la decisione di inserire l’uruguaiano al posto di Pjanic quando la sfida con i rossoblù di Juric era ancora aperta, sul 3-2 per la formazione bianconera.
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