Juventus, operazioni cominciate con Emre Can

La dirigenza bianconera ha scelto il centrocampo come settore su cui lavorare subito, in quanto essenziale negli equilibri di una squadra
Juventus, operazioni cominciate con Emre Can© www.imagephotoagency.it

TORINO - Non è un caso che il primo colpo messo a segno dalla Juventus sia stato Emre Can (a proposito: le visite dovrebbero essere fatte in questa settimana). La dirigenza bianconera ha scelto il centrocampo come settore su cui lavorare subito, in quanto essenziale negli equilibri di una squadra. Un lavoro che ha riguardato innanzitutto le operazioni in entrata, a cominciare da quelle che vedono protagonisti Paul Pogba e Sergej Milinkovic-Savic, due big (il primo affermato ma da tirare nuovamente a lucido, il secondo in crescita costante). Oppure quella attivata negli ultimi giorni per Aleksandr Golovin, astro nascente del Cska Mosca e del calcio russo. Senza dimenticare, poi, di restare vigili su situazioni che si pensavano consolidate e che invece oggi aprono scenari non preventivati, come il rapporto tra Mateo Kovacic e il Real Madrid. Con un occhio, infine, sulla sponda italiana: nello specifico, il romanista Lorenzo Pellegrini.

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Ma la Juventus non ha guardato soltanto a chi prendere, curando anche chi in casa già c’era. Allora va in questo senso l’idea di blindare Miralem Pjanic prima che altri club possano presentarsi con offerte cui sarebbe difficile dire no. E poi il desiderio di Sami Khedira di proseguire l’avventura in bianconero dopo la conferma della permanenza di Massimiliano Allegri sulla panchina. Una presenza che dovrebbe infine portare a un confronto con Claudio Marchisio, ancora due anni di contratto ma raramente nelle scelte iniziali del tecnico. Per capire, di comune accordo, che cosa fare.

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TORINO - Non è un caso che il primo colpo messo a segno dalla Juventus sia stato Emre Can (a proposito: le visite dovrebbero essere fatte in questa settimana). La dirigenza bianconera ha scelto il centrocampo come settore su cui lavorare subito, in quanto essenziale negli equilibri di una squadra. Un lavoro che ha riguardato innanzitutto le operazioni in entrata, a cominciare da quelle che vedono protagonisti Paul Pogba e Sergej Milinkovic-Savic, due big (il primo affermato ma da tirare nuovamente a lucido, il secondo in crescita costante). Oppure quella attivata negli ultimi giorni per Aleksandr Golovin, astro nascente del Cska Mosca e del calcio russo. Senza dimenticare, poi, di restare vigili su situazioni che si pensavano consolidate e che invece oggi aprono scenari non preventivati, come il rapporto tra Mateo Kovacic e il Real Madrid. Con un occhio, infine, sulla sponda italiana: nello specifico, il romanista Lorenzo Pellegrini.

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