Ma mica è finita qui: il Genoa, per esempio, ha ormai definito il ritorno di Barreca (ex Torino) dal Monaco per affidargli la fascia sinistra. E la Spal ha richiamato Emiliano Viviano, ben felice di lasciare lo Sporting Lisbona per difendere la porta dei ferraresi. Poi ci sono i “grossi calibri”, magari con vista giugno. Perché l’Inter, per esempio, sta valutando la possibilità di riportare in nerazzurro Kovacic, mai definitivamente inseritosi nelle dinamiche del Real Madrid. Quanto al Milan, i rossoneri non smettono di valutare cause ed effetti di uno scambio tra Higuain e Morata: magari non subito, perché gennaio serve anche per porre le basi della trattative estive. E’ chiaro, insomma, come stiano convergendo interessi comuni: quello dei club a cui serve gente “pronta” per il girone di ritorno e quello dei calciatori che coltivano la nostalgia della Serie A. Se, poi, non sono “calciatori di ritorno” dall’estero è comunque meglio che sappiano già cosa ci si aspetta da loro. Il Cagliari, per dire, vuole regalare a Maran quel Birsa che il tecnico ha lungamente ammaestrato negli anni al Chievo: allo sloveno non sarebbe necessario spiegare altro che la logistica di spogliatoi e centro di allenamento perché sui movimenti che pretende il tecnico tutto è già ampiamente conosciuto. Si risparmia tempo, come con Paloschi, che pure ritroverebbe un Chievo assai cambiato ma le cui dinamiche, soprattutto ora che c’è in panchina Mimmo Di Carlo, sono simili: la chiusura di un cerchio, il 31 gennaio alle ore 20.