© Getty ImagesTORINO - Ci sono due certezze nel futuro prossimo di Emil Audero: la Sampdoria, dopo aver pagato alla Juventus un milione per averlo in prestito, ne verserà altri 10 per esercitare il diritto di riscatto del suo cartellino, che la società bianconera controriscatterà pagandone a sua volta 15 ai blucerchiati. Quello che accadrà dopo è decisamente meno certo, se non per il fatto che il ventunenne portiere sia destinato a una grande carriera. Quella che, d’altra parte, gli è sempre stata pronosticata. Pronostici che il portiere di origini indonesiane (il padre è di Lombok, la madre italiana e lui è cresciuto a Cumiana, in provincia di Torino) ha subito rispettato: grande protagonista nella scorsa stagione con il Venezia al primo campionato in Serie B, si sta ripetendo in blucerchiato alla sua prima esperienza in Serie A.
ALTRO CHE 11... - Un rendimento che ha portato la Sampdoria a prendere la citata decisione di riscattarlo, offrendo alla Juventus l’opportunità di mettere a bilancio una plusvalenza di 11 milioni (i 10 del riscatto si aggiungerebbero a quello del prestito). Non male, in assoluto, ma pochi, molto pochi, rispetto al valore di Audero. Un portiere di 21 anni già in grado di essere uno dei migliori nel ruolo al suo primo campionato di Serie A, in una squadra che lotta per un posto in Europa come la Sampdoria, vale almeno quattro volte tanto. Per questo la Juventus di fatto restituirà alla Sampdoria gli 11 milioni e ne aggiungerà altri 4, riprendendosi il controllo totale di Audero. Dopo, Fabio Paratici e Massimiliano Allegri si dedicheranno a scegliere tra i tre portieri in mano alla società bianconera: troppi e troppo bravi per restare tutti a Torino.
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