© Juventus FC via Getty ImagesTORINO - Fosse per i tifosi, il problema non si porrebbe neppure: subito stregati dalle progressioni messe in mostra da Leonardo Spinazzola sabato al Dall’Ara contro il Bologna e memori di quanto di buono il venticinquenne di Foligno ha fatto nelle ultime due stagioni con l’Atalanta, se lo terrebbero ben stretto, come non hanno mancato di dirci nel corso delle nostre quotidiane chiacchierate in diretta con loro, sulla pagina Facebook di Tuttosport. La Juventus nutre altrettanta fiducia in Spinazzola, che prelevò diciassettenne dal Siena, ma Fabio Paratici e i dirigenti bianconeri sanno anche che il terzino, reduce da mesi di inattività dopo l’intervento chirurgico al ginocchio destro, avrebbe bisogno di giocare con quella continuità che difficilmente potrebbe avere in bianconero. Così non hanno opposto un netto e definitivo rifiuto alle pressanti richieste del Bologna per averlo in prestito. E se Juan Cuadrado non avesse dovuto operarsi al ginocchio sinistro a fine dicembre, Spinazzola sarebbe già rossoblù o certo di diventarlo.
QUATTRO TERZINI - I tre mesi di assenza del colombiano, che rientrerà a fine marzo, hanno però convinto Massimiliano Allegri a schierarsi contro la partenza dell’ex atalantino: «Ho parlato con la società e abbiamo valutato che al momento la soluzione migliore è che resti qua - ha spiegato il tecnico bianconero dopo la vittoria in Coppa Italia - perché dobbiamo avere quattro terzini (Cancelo, Alex Sandro e De Sciglio sono gli altri tre, ndr). Poi se trovassimo un sostituto, Spinazzola avrebbe bisogno di giocare con più continuità, ma al momento questo non può succedere».
DUE PISTE - Quel «se trovassimo un sostituto...» ha suonato come musica soave alle orecchie dei dirigenti del Bologna, che già prima vedevano uno spiraglio, tanto da aver già incontrato Davide Lippi, agente di Spinazzola. (...)
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