Inter, il grande gelo: altro che pace, è il solito Icardi

Non c'è stato nessun messaggio conciliante e nessun passo indietro: Spalletti è molto irritato
Inter, il grande gelo: altro che pace, è il solito Icardi© Inter via Getty Images

MILANO - Era previsto un messaggio distensivo via social, ma ieri non era proprio aria. Mauro Icardi ha sì postato una foto sul proprio profilo instagram, ma era l’immagine del leone che ha tatuato sul petto. Immagine che fotografa le tensioni respirate in mattinata sotto gli occhi di Marotta, Ausilio e Gardini, tutti presenti alla Pinetina per vedere quale fosse l’atteggiamento del capitano nel primo allenamento con i compagni da quello del 13 febbraio, prima che la società comunicasse a Icardi la decisione di togliergli la fascia per consegnarla a Samir Handanovic. Icardi è stato la solita sfinge: ha bevuto un caffè, detto due parole ai compagni e si è diretto nello spogliatoio come se nulla fosse successo. Atteggiamento che ha irritato non poco Luciano Spalletti che attendeva ben altra risposta dopo che la società si era impegnata a fondo per reintegrarlo e riportarlo in gruppo. Da qui la decisione (motivata con la necessità di ritrovare la condizione dopo trentasei giorni di fisioterapia) di affidare Icardi a un preparatore per recuperare la condizione. Icardi invece si aspettava di tornare a tutti gli effetti in gruppo e questo fatto ha provocato il gelo tra i due con Spalletti (secondo quanto trapela dall’entourage di Icardi) che avrebbe fatto pesare la situazione al giocatore, versione però seccamente smentita dall’Inter e dal buon senso, vista pure la presenza dei dirigenti in parata al centro sportivo.

Mauro Icardi in azione con la maglia dell'Inter

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TREGUA MOLTO FRAGILE - Con i compagni, con cui si è regolarmente cambiato nello spogliatoio nonostante altre voci incontrollate emerse nel pomeriggio, Icardi ha svolto soltanto la prima parte dell’allenamento in palestra dove è avvenuto il riscaldamento. Spalletti ha quindi riunito tutti in cerchio (stringendo la mano a ogni giocatore, compreso l’argentino, come rimarcato dalla società) e ha diviso i compiti di giornata lasciando Icardi ancora ai margini.

Quanto accaduto è segno di quanta strada ancora andrà fatta per ricucire con l’allenatore e con lo spogliatoio, sempre che Icardi ne abbia voglia: ieri non ha mostrato alcuna intenzione di fare passi indietro in tal senso.

Spalletti ha l’obbligo di difendere il gruppo (da cui l’argentino si è tirato fuori, sfruttando l’alibi dell’infiammazione al ginocchio destro che lo tormentava da inizio stagione) e quindi - nonostante gli input arrivati dalla società - farà scontare una lunga penitenza a Icardi che potrebbe anche non essere convocato per la partita con la Lazio. Di certo, l’argentino - bomber che ha segnato 122 gol con la maglia dell’Inter - farà anticamera alle spalle di Lautaro Martinez. Poi si vedrà.

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MILANO - Era previsto un messaggio distensivo via social, ma ieri non era proprio aria. Mauro Icardi ha sì postato una foto sul proprio profilo instagram, ma era l’immagine del leone che ha tatuato sul petto. Immagine che fotografa le tensioni respirate in mattinata sotto gli occhi di Marotta, Ausilio e Gardini, tutti presenti alla Pinetina per vedere quale fosse l’atteggiamento del capitano nel primo allenamento con i compagni da quello del 13 febbraio, prima che la società comunicasse a Icardi la decisione di togliergli la fascia per consegnarla a Samir Handanovic. Icardi è stato la solita sfinge: ha bevuto un caffè, detto due parole ai compagni e si è diretto nello spogliatoio come se nulla fosse successo. Atteggiamento che ha irritato non poco Luciano Spalletti che attendeva ben altra risposta dopo che la società si era impegnata a fondo per reintegrarlo e riportarlo in gruppo. Da qui la decisione (motivata con la necessità di ritrovare la condizione dopo trentasei giorni di fisioterapia) di affidare Icardi a un preparatore per recuperare la condizione. Icardi invece si aspettava di tornare a tutti gli effetti in gruppo e questo fatto ha provocato il gelo tra i due con Spalletti (secondo quanto trapela dall’entourage di Icardi) che avrebbe fatto pesare la situazione al giocatore, versione però seccamente smentita dall’Inter e dal buon senso, vista pure la presenza dei dirigenti in parata al centro sportivo.

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