Pagina 2 | Intervista a De Ligt: «Il mio futuro lo decide Raiola. Ci sono Juve e altri club ma ora l'Ajax»

AMSTERDAM - «Tuttosport, Golden Boy. E' un piacere rivedervi», sorride Matthijs De Ligt. Appuntamento al “De Toekomst”. È il centro tecnico dell'Ajax e si trova a due passi dalla Johan Cruyff Arena, lo stadio dove fra dieci giorni (10 aprile) sarà protagonista la Juventus nell'andata dei quarti di Champions League. C'è un bel sole ad Amsterdam. Per i Lancieri sono giorni decisivi: domani arriva il Psv Eindhoven capolista e lo scontro diretto è l'ultimo treno per riportarsi a meno due dagli storici rivali e riaprire il campionato. Nonostante la delicatezza del momento, l'atmosfera è molto serena.

Pjanic ci riprova: a marzo 2 gol da fermo, senza CR7 più chance

Juve-Empoli dalle 18: ecco dove vederla in tv

Al ristorante delle giovanili, dove sono in bella mostra alcune maglie storiche dell'Ajax e le foto dei grandi squadroni del passato sono affisse come quadri, è un via vai di vecchie conoscenze del calcio italiano: prima passa l'ex difensore milanista Winston Bogarde, poi arriva Edwin Van der Sar, che ora è il dg del club. A fine pranzo spunta anche Marc Overmars: l'ex ala di Ajax, Barcellona e Arsenal non ha mai giocato in Serie A, ma è il ds e assieme all'ex portiere juventino e al potente manager Mino Raiola ha in mano il futuro di De Ligt, per il quale Juventus, Barcellona, Bayern, Psg e Manchester United stanno disputando una sorta di Champions del mercato.

[...]

Vai alla prossima pagina per leggere l'intervista a De Ligt

© RIPRODUZIONE RISERVATA

De Ligt, il Golden Boy l'ha cambiata?
«No, il mio pensiero è sempre lo stesso di prima: lavorare duro per migliorarmi. Però diciamo che in Champions League finora mi ha portato fortuna… (risata)».

Prima c'è la sfida di Amsterdam. Cristiano Ronaldo, infortunatosi col Portogallo, è in dubbio: lei spera nel forfait o non confrontarsi con CR7 le dispiacerebbe?
«Cristiano è uno dei migliori al mondo e senz'altro la Juventus con lui è più forte. Però confrontarsi con un top come lui è sempre affascinante. Ho affrontato Cristiano Ronaldo con la Nazionale, è stata dura: però ho un bel ricordo, personalmente era stata una partita positiva».

José Mourinho li ha definiti “i professori di Harvard”. Allenarsi e giocare assieme a due difensori top come Bonucci e Chiellini potrebbe essere un vantaggio per la sua carriera?
«Potrebbe esserlo, sono due tra i migliori centrali d'Europa. Ma ci sono anche altri club. Vedremo al momento giusto, ora sono focalizzato sull’Ajax».

[...]

Il suo manager è Mino Raiola, tra i più importanti al mondo. Ricorda il primo appuntamento e le parole che utilizzò per convincerla a entrare nella sua scuderia di stelle?
«Ci incontrammo nel 2017, era gennaio. Mino disse che mi voleva con lui perché mi stimava e aveva molta fiducia nelle mie potenzialità. Conoscevo già la sua importante reputazione, ci ho pensato un po' e poi ho accettato. E sono molto contento della scelta. Ci pensa lui al mio futuro».

Leggi l'intervista completa sull'edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA

De Ligt, il Golden Boy l'ha cambiata?
«No, il mio pensiero è sempre lo stesso di prima: lavorare duro per migliorarmi. Però diciamo che in Champions League finora mi ha portato fortuna… (risata)».

Prima c'è la sfida di Amsterdam. Cristiano Ronaldo, infortunatosi col Portogallo, è in dubbio: lei spera nel forfait o non confrontarsi con CR7 le dispiacerebbe?
«Cristiano è uno dei migliori al mondo e senz'altro la Juventus con lui è più forte. Però confrontarsi con un top come lui è sempre affascinante. Ho affrontato Cristiano Ronaldo con la Nazionale, è stata dura: però ho un bel ricordo, personalmente era stata una partita positiva».

José Mourinho li ha definiti “i professori di Harvard”. Allenarsi e giocare assieme a due difensori top come Bonucci e Chiellini potrebbe essere un vantaggio per la sua carriera?
«Potrebbe esserlo, sono due tra i migliori centrali d'Europa. Ma ci sono anche altri club. Vedremo al momento giusto, ora sono focalizzato sull’Ajax».

[...]

Il suo manager è Mino Raiola, tra i più importanti al mondo. Ricorda il primo appuntamento e le parole che utilizzò per convincerla a entrare nella sua scuderia di stelle?
«Ci incontrammo nel 2017, era gennaio. Mino disse che mi voleva con lui perché mi stimava e aveva molta fiducia nelle mie potenzialità. Conoscevo già la sua importante reputazione, ci ho pensato un po' e poi ho accettato. E sono molto contento della scelta. Ci pensa lui al mio futuro».

Leggi l'intervista completa sull'edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...