© AFPSTORINO - Appuntamento domani a Lisbona. In Italia si disputa il turno infrasettimanale di campionato, in Portogallo è tempo della coppa nazionale. Si gioca la gara di ritorno della semifinale tra Sporting e Benfica, i padroni di casa devono rimontare il 2-1 incassato all’andata. Ma lo stadio José Alvalade non sarà soltanto il palcoscenico del match: diverrà infatti luogo di appuntamento per gli osservatori dei più importanti club d’Europa, che si ritroveranno tutti insieme appassionatamente per seguire alcuni talenti su cui investire.
Ovviamente ci sarà anche la Juventus che da tempo ha un occhio di riguardo per quanto accade in Portogallo, dove scrivono che i bianconeri sarebbero sulle tracce di un altro protagonista di domani sera, un giocatore che in Italia conosciamo bene. Si tratta di Bruno Fernandes, arrivato diciottenne a Novara nel 2012. Per lui, poi, anche tre stagioni con l’Udinese e un’annata con la Sampdoria prima del ritorno in patria nel 2017, allo Sporting Lisbona. Giocatore tecnico ma poco continuo da noi, Bruno Fernandes è diventato più solido in Portogallo, mantenendo quella duttilità che lo fa galleggiare con profitto tra centrocampo, scorribande da trequartista e anche utilizzo da seconda punta. In questa stagione come capitano ha raggiunto livelli mai toccati tra gol (22) e assist (11). Ha un contratto fino al 2024, una clausola da 100 milioni e, soprattutto, è sul mercato, vista la crisi economica del club. In Italia è seguito dal Milan, in Premier dal solito United.