Juve, De Ligt strega tutti. Paratici: «È bravo»

Che interventi su Mandzukic, Bernardeschi e Ronaldo: il centrale dell'Ajax si è confermato un big. Anticipi, duelli vinti, recuperi: super partita del Golden Boy nel mirino del club bianconero
Juve, De Ligt strega tutti. Paratici: «È bravo»© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Cristiano Ronaldo, oltre che un fenomeno, è molto intelligente e gli sono bastati pochi minuti per capire che per far gol avrebbe dovuto girare alla larga da Matthijs De Ligt. Non a caso il centrale oggetto dei desideri bianconeri è incolpevole nell’azione del vantaggio di CR7: l’olandese giustamente segue il taglio sul primo palo di Rodrigo Bentancur. Il disperato tentativo di stoppare la percussione del portoghese spettava a De Jong e Schone, lasciati indietro dallo scatto di CR7, e a Veltman, che tarda a stringere al centro. Ma la prova di De Ligt contro la Juventus è stata sontuosa sotto tutti i punti di vista. Qualche esempio? Più di un anticipo secco su Mario Mandzukic, una chiusura straordinaria in scivolata su Federico Bernardeschi, un dominio quasi totale sui palloni alti (anche su Cristiano Ronaldo), un repertorio di letture difensive fredde e sempe puntuali, più da 30enne che da 19enne, mixate a un piede più da centrocampista che da marcatore.

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I dirigenti bianconeri non avevano bisogno di conferme - il difensore è nel mirino da almeno due anni - ma di sicuro la prova di ieri sera spingerà Fabio Paratici a provarci fino all’ultimo per il Golden Boy 2018 di Tuttosport. «De Ligt lo conosciamo tutti. È bravo, ma è dell’Ajax: dove andrà, dovreste chiederlo a loro», ha tagliato corto l’uomo mercato juventino.

CHE DUELLI - In casa Juve la speranza è che anche De Ligt, testata di per sona la cinicità dei bianconeri, di Ronaldo e magari l’effetto Stadium la prossima settimana, decida di privilegiare i campioni d’Italia per il futuro. Certe sensazioni di campo valgono più di mille discorsi. Il Barcellona è una destinazione affascinante per tutti gli olandesi e lo è anche per il capitano del club di Amsterdam. Ma De Ligt è difensore vero - anche ieri sera ha confermato il piacere di andare a duello con gli attaccanti - e questa sua attitudine è il migliore dei jolly possibili in mano a Paratici.

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TORINO - Cristiano Ronaldo, oltre che un fenomeno, è molto intelligente e gli sono bastati pochi minuti per capire che per far gol avrebbe dovuto girare alla larga da Matthijs De Ligt. Non a caso il centrale oggetto dei desideri bianconeri è incolpevole nell’azione del vantaggio di CR7: l’olandese giustamente segue il taglio sul primo palo di Rodrigo Bentancur. Il disperato tentativo di stoppare la percussione del portoghese spettava a De Jong e Schone, lasciati indietro dallo scatto di CR7, e a Veltman, che tarda a stringere al centro. Ma la prova di De Ligt contro la Juventus è stata sontuosa sotto tutti i punti di vista. Qualche esempio? Più di un anticipo secco su Mario Mandzukic, una chiusura straordinaria in scivolata su Federico Bernardeschi, un dominio quasi totale sui palloni alti (anche su Cristiano Ronaldo), un repertorio di letture difensive fredde e sempe puntuali, più da 30enne che da 19enne, mixate a un piede più da centrocampista che da marcatore.

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