Pagina 2 | Fiorentina, Antognoni: «Chiesa? Decide lui»

TORINO - «Speriamo che Chiesa rimanga con noi alla Fiorentina, è un nostro punto di forza. Il calciatore, però, ha potere dal punto di vista contrattuale, rispetteremo la sua scelta. Vogliamo migliorare il nostro campionato e speriamo che lui faccia parte della rosa». Parole del club manager viola Giancarlo Antognoni, parole tutt’altro che marginali: anzi nodali nell’ottica di una trattativa non semplice, ma che a quanto pare si può incanalare verso sbocchi particolarmente graditi alla Juventus.

Chiesa è uno dei giovani più forti e peraltro con maggiori margini di ulteriore crescita del panorama italiano, non a caso nel mirino dei campioni d’Italia ma anche di Inter e di diversi top club stranieri (soprattutto londinesi, come Arsenal e Chelsea). Il direttore sportivo Fabio Paratici, però, s’è mosso per tempo e confida - ancor di più dopo le ammissioni di ieri della controparte - di poter superare forse l’ostacolo più arduo, che va al di là persino delle mere questioni economiche, cioè le ritrosie viola da un punto di vista campanilistico e di rivalità. Andare a rinforzare proprio la Juventus, si sa, è una cosa che in Toscana eviterebbero volentieri, onde non fomentare certe reazioni dei tifosi. Ma ormai - caso Federico Bernardeschi insegna - la situazione è un po’ mutata.

Federico Chiesa in azione con la maglia della Fiorentina

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il centrocampista nel 2017 era passato in bianconero a fronte del versamento di 40 milioni di euro (più l’impegno a pagarne altri cinque a fronte di un’eventuale vendita a terzi). La frangia più calda e passionale della tifoseria reagì non celando la propria delusione, a suon di scritte offensive, cori e fischi che ancora proseguono quando Bernardeschi torna a Firenze.

Non è escluso che Chiesa possa compiere lo stesso tragitto. La tentazione è forte: oggettivamente il fascino di lottare per vincere la Champions League e consacrarsi ad altissimi livelli (come fatto proprio da Bernardeschi, ad esempio) non è cosa di poco conto. La Juventus è pronta a mettere sul piatto una cifra considerevole, vicina ai 60-70 milioni che la Fiorentina chiede. E comunque non manca la possibilità di edulcorare l’esborso inserendo qualche contropartita tecnica.

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Il centrocampista nel 2017 era passato in bianconero a fronte del versamento di 40 milioni di euro (più l’impegno a pagarne altri cinque a fronte di un’eventuale vendita a terzi). La frangia più calda e passionale della tifoseria reagì non celando la propria delusione, a suon di scritte offensive, cori e fischi che ancora proseguono quando Bernardeschi torna a Firenze.

Non è escluso che Chiesa possa compiere lo stesso tragitto. La tentazione è forte: oggettivamente il fascino di lottare per vincere la Champions League e consacrarsi ad altissimi livelli (come fatto proprio da Bernardeschi, ad esempio) non è cosa di poco conto. La Juventus è pronta a mettere sul piatto una cifra considerevole, vicina ai 60-70 milioni che la Fiorentina chiede. E comunque non manca la possibilità di edulcorare l’esborso inserendo qualche contropartita tecnica.

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