Il discorso - con annesse indiscrezioni e retroscena che cominciano a trapelare da fonti inglesi - è molto semplice e trae fondamenta in tre fatti accertati e incontrovertibili che possono facilmente finire per concatenarsi ed incastrarsi l’un l’altro.
1) Pogba vuole lasciare il Manchester United, club che - a quanto pare - non è in grado di ambire a quei traguardi che il francesone campione del Mondo si è preposto di raggiungere con una squadra di club: basti dire che l’anno prossimo lo United non disputerà la Champions League; 2) La Juventus - ancor più previa conferma di Massimiliano Allegri in panchina, ma anche senza - riaccoglierebbe Pogba a braccia aperte per questioni tecniche e pure di marketing e immagine; 3) Dybala non sarebbe così insensibile all’eventualità di rimettersi in gioco in un nuovo club dove potrebbe essere una volta per tutte protagonista assoluto, e non comprimario come lo è - inevitabilmente - di un personaggio in un certo senso ingombrante come Cristiano Ronaldo (non dimentichiamo che, invece, in Argentina deve reggere il confronto diretto con Lionel Messi).
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Il sacrificio di Dybala potrebbe rendere assai più equilibrata, infatti, la lotta in corso con il Real Madrid per riuscire ad accaparrarsi il centrocampista francese: da una parte, quella spagnola, c’è il jolly frutto di possibilità economiche più sontuose, dall’altra - quella nostrana - l’aspetto su cui far leva è invece legato al fatto che il Polpo conservi ancora enorme gratitudine nei confronti della Juventus, nonché una stima enorme nel gruppo.
