Pagina 2 | Juve, Agnelli-Allegri: le risposte

TORINO - Tanti punti di domanda sull’incontro in programma (però non ancora in agenda) tra Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri. Proviamo a dare qualche risposta.

1) Perché non c’è ancora stato il faccia a faccia tra il presidente e il tecnico bianconeri?
Ufficialmente, per questioni logistiche e “umane”. La voglia di smaltire la delusione post Ajax, gli impegni del presidente Agnelli tra Madrid, Nyon e Milano, sponda Lega Serie A. Anche tra gli addetti ai lavori, però, nonostante le rassicurazioni ci si chiede che senso abbia procrastinare. Nelle tempistiche, secondo molti, incide la voglia dell’uno e dell’altro di capire fino in fondo se vi siano eventuali opzioni a sorpresa, prima di precluderle con un patto definitivo.

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2) Come sono i rapporti tra Agnelli e Allegri?
Ottimi, sia da un punto di vista professionale sia umano. La stima è reciproca e il confronto è stato schietto e diretto sin da subito. Scandito anche da cene in amicizia e condivisione di progetti e riflessioni.

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3) Quale sarà il peso specifico di Pavel Nedved e Fabio Paratici nella vicenda?
Il vicepresidente e il direttore sportivo avranno un ruolo importante: entrambi sono uomini di calcio e di spogliatoio, entrambi stanno già lavorando al mercato. Nella scelta dei tecnici, però, Agnelli ha sempre avuto un ruolo nodale. Ha fatto storia quella chiacchierata con Conte sul divano di casa.

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4) Quali sono gli argomenti più spinosi che verranno affrontati?
Tutto verterà attorno ad alcuni macro-temi sostanziali: gli stimoli di Allegri, le ambizioni della società, i progetti di mercato in relazione agli obiettivi sportivi dichiarati, l’analisi del capitolo infortunati, i rapporti con i media e i tifosi. L’aspetto prettamente economico sarà marginale.

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5) Cristiano Ronaldo avrà voce in capitolo sulla scelta del tecnico?
Non direttamente: una società solida come la Juventus non vuole certo mettersi nelle condizioni di dipendere da un giocatore per ciò che concerne certe scelte basilari. E’ chiaro, però, che molte strategie per la prossima stagione saranno finalizzate a permettere a CR7 di rendere al massimo.

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6) E’ vero che l’attuale contratto di Allegri prevedeva un prolungamento automatico in caso di vittoria di almeno due trofei in questa stagione?
No, a dispetto di certe voci circolate negli ultimi giorni, non c’erano clausole di questo genere. Lo ha detto anche Allegri: «Voce più falsa dei soldi del Monopoli».

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7) E’ possibile che Allegri resti alla Juventus pur non prolungando l’attuale contratto (che scade nel giugno del 2020)?
Le possibilità che si verifichi un’ipotesi del genere sono minime. E’ prassi per le società, a maggior ragione di grande livello, non iniziare una stagione con un tecnico in scadenza: onde rischiare di delegittimare l’allenatore e con l’obiettivo di dimostrare progettualità e visione a lungo termine.

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8) Ci sono alternative concrete ad Allegri?
In termini di gradimento, il nome più d’impatto preso in esame dalla dirigenza bianconera è quello di Pep Guardiola. L’opzione Antonio Conte è tuttavia la più percorribile. Jurgen Klopp e Didier Deschamps sono profili al momento blindati, ma in futuro non è escluso un approccio.

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9) Dove potrebbe andare Allegri se lasciasse la Juventus?
Al netto della variabile Champions League (che potrebbe incidere nelle decisioni di alcuni club) c’è l’ipotesi Paris Saint-Germain, con annesso sontuosissimo contratto (quasi il doppio rispetto agli attuali 7,5 milioni stagionali). Meno calde le piste che portano in Premier League. Allegri, comunque, ha sempre detto di non avere la smania di allenare a tutti i costi: l’eventualità di un anno sabbatico non è da escludere.

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10) Il mercato bianconero è congelato fino allo scioglimento dei nodi legati al futuro di Allegri?
No, come da prassi la Juventus fa il mercato ascoltando anche l’allenatore, ma non in funzione dell’allenatore. Paratici ha già degli obiettivi ben definiti su cui sta lavorando a prescindere dall’ufficializzazione di Allegri.

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2) Come sono i rapporti tra Agnelli e Allegri?
Ottimi, sia da un punto di vista professionale sia umano. La stima è reciproca e il confronto è stato schietto e diretto sin da subito. Scandito anche da cene in amicizia e condivisione di progetti e riflessioni.

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