Pagina 2 | Juve, Chiesa resta in vetta alla lista

TORINO - L’accavallarsi delle voci e delle indiscrezioni sul futuro di Massimiliano Allegri ieri è stato degno dell’alternarsi di punteggio ed emozioni nelle semifinali di Champions League. Quella Champions League che era il grande obiettivo bianconero di quest’anno e che, parola di Andrea Agnelli dopo l’eliminazione con l’Ajax «Lo sarà di nuovo l’anno prossimo, ancora con Allegri in panchina». E con diverse novità in campo, all’insegna di gioventù e qualità tecnica.

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DIFESA - Di gioventù avrà bisogno il reparto arretrato, a prescindere da chi sarà l’allenatore, visti l’addio al calcio di Barzagli e la partenza di Caceres, nonché l’età che avanza per Bonucci e soprattutto Chiellini. Matthijs De Ligt è da tempo il primo obiettivo: difficile da raggiungere per la concorrenza pesante di Barcellona e Paris Saint Germain, ma finché ci sarà uno spiraglio la Juventus ci proverà. Il diciannovenne olandese si alternerebbe con i due «professori di Harvard», come José Mourinho ha definito Bonucci e Chiellini: nell’immediato più adatto a far coppia con il capitano, più abile in marcatura, destinato nel prossimo futuro (sempre che arrivi) a sostituirlo accanto a Bonucci. Le alternative sono note: Varane, Marquinhos (se De Ligt andasse al Psg) o Ruben Dias se la Juventus deciderà di investire pesantemente sul centrale, Boateng, Savic o Manolas se preferirà un profilo comunque di livello internazionale, ma di minor prospettiva futura e dal prezzo più contenuto. A completare il reparto il confermato Rugani e Romero, in arrivo dal Genoa. Diverso il discorso per le fasce, dove molto dipenderà dalle offerte che arriveranno per Cancelo e Alex Sandro: nessuno dei due è incedibile, Trippier potrebbe essere l’erede del portoghese (ma ci sono anche Cuadrado e De Sciglio già in casa), Marcelo o Grimaldo quello del brasiliano (ma Spinazzola troverà spazio).

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CENTROCAMPO - A centrocampo il cambiamento è già iniziato con Aaron Ramsey, ma non certo finito, anzi. Il grande obiettivo è Paul Pogba, Tanguy Ndombele l’alternativa, Adrien Rabiot qualcosa in più: perché essendo un parametro zero potrebbe anche arrivare assieme a Pogba, se ci fossero cessioni pesanti e remunerative, a cominciare da quella di Pjanic.

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ATTACCO - La sesta Juventus di Allegri, se nascerà, oltre che con un trequartista come Isco (o Bernardeschi) alle spalle di due punte potrebbe anche schierarsi con un tridente. Il principale obiettivo per l’attacco è Federico Chiesa, ma in caso di cessioni particolarmente remunerative di Dybala e Douglas Costa, la Juventus potrebbe tentare il colpo Mohamed Salah.

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DIFESA - Di gioventù avrà bisogno il reparto arretrato, a prescindere da chi sarà l’allenatore, visti l’addio al calcio di Barzagli e la partenza di Caceres, nonché l’età che avanza per Bonucci e soprattutto Chiellini. Matthijs De Ligt è da tempo il primo obiettivo: difficile da raggiungere per la concorrenza pesante di Barcellona e Paris Saint Germain, ma finché ci sarà uno spiraglio la Juventus ci proverà. Il diciannovenne olandese si alternerebbe con i due «professori di Harvard», come José Mourinho ha definito Bonucci e Chiellini: nell’immediato più adatto a far coppia con il capitano, più abile in marcatura, destinato nel prossimo futuro (sempre che arrivi) a sostituirlo accanto a Bonucci. Le alternative sono note: Varane, Marquinhos (se De Ligt andasse al Psg) o Ruben Dias se la Juventus deciderà di investire pesantemente sul centrale, Boateng, Savic o Manolas se preferirà un profilo comunque di livello internazionale, ma di minor prospettiva futura e dal prezzo più contenuto. A completare il reparto il confermato Rugani e Romero, in arrivo dal Genoa. Diverso il discorso per le fasce, dove molto dipenderà dalle offerte che arriveranno per Cancelo e Alex Sandro: nessuno dei due è incedibile, Trippier potrebbe essere l’erede del portoghese (ma ci sono anche Cuadrado e De Sciglio già in casa), Marcelo o Grimaldo quello del brasiliano (ma Spinazzola troverà spazio).

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