MILANO - C’è pure Icardi (insieme a Lautaro Martinez) tra i preconvocati di Lionel Scaloni, ct dell’Argentina, per la prossima Copa America. Fosse Maurito protagonista in Brasile, per l’Inter sarebbe una manna, considerato che mai come in queste settimane la sua quotazione di mercato è così bassa. La situazione è ancora in stallo, ma la certezza è che cedere l’uomo da 123 gol sarà alquanto problematico: impossibile ottenere i 110 milioni della clausola, difficile - al momento - riuscire a non subire i “ricatti” di chi vuole sfruttare la situazione per avere Icardi a prezzo di saldo. L’Inter da mesi ha capito che l’unica strada per fare fruttare il cartellino è quella di ottenere un grande giocatore come contropartita e guarda con interesse verso Torino e Madrid, dove l’Atletico è stato tra i pochi club ad approfondire i sondaggi con Wanda Nara.
Quelle sono, insieme a Parigi (dove l’arrivo di Icardi è collegato all’addio di Cavani), pure le uniche destinazioni gradite alla famiglia in caso di addio: Torino sarebbe l’ideale vista la vicinanza con Milano, ma pure a Madrid Wanda potrebbe continuare a coltivare le sue ambizioni da soubrette. Nel gioco a incastri tutti sanno che l’Inter, per evidenti motivi, sarà costretta ad agire di rimessa, però gli Icardi non possono tirare troppo la corda: Suning - come certifica la parabola di Ramires allo Jiangsu - non è disposta a farsi prendere in giro da dipendenti con ingaggi milionari.
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