INCASTRO - A rafforzare la posizione di Sarri sono anche gli indizi delle ultime ore. La Juventus sottolinea di non avere fretta. Attendismo che un guru bianconero come Marcello Lippi interpreta come la necessità di aspettare la fine delle Coppe. Tra Europa League (il 29 a Baku) e Champions League (il primo giugno a Madrid) si sfideranno prima Sarri e Emery e poi Klopp e Pochettino.
L’ex napoletano è l’unico italiano: non un dettaglio insignificante. Ma al di là del passaporto, Emery non è nei pensieri e Pochettino, che di italiano ha gli avi, non sembra scaldare troppo i dirigenti juventini. Klopp piace - eccome se piace - ma al momento sembra molto saldo a Liverpool e deciso a riportare i Reds al trionfo nel campionato inglese.
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ALTERNATIVE - Il puzzle Sarri-Juve sembra ben avviato, però nel mercato nulla è sicuro fino alle presentazioni ufficiali. Ecco perché la Juventus continua a lavorare anche su piani alternativi: da Simone Inzaghi della Lazio, che è già stato preallertato a scopo precauzionale, al ct della Francia Didier Deschamps, il quale però pare poco propenso ad abbondare la Nazionale campione del mondo.
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