Tutto però è congelato fino alla finale di Europa League, perché c’è in ballo in trofeo e, per prima la Juventus, non sembra intenzionata a destabilizzare il Chelsea prima della gara contro l’Arsenal.
Questo non impedisce ai dirigenti bianconeri di andare avanti sul mercato, anche perché certe operazioni prescindono dalla scelta dell’allenatore e, anche se qualcosa andasse storto nell’ingaggio di Sarri, le strategie per rinforzare la squadra non cambiano.
Non cambia, per esempio, l’obiettivo Pogba. Giocatore per avere il quale la Juventus sta facendo tutto quello nelle sue possibilità. E’ un duello durissimo quello con il Real Madrid, ma Fabio Paratici sta giocando al meglio tutte le sue carte: dal rapporto di enorme amicizia che lega ancora Pogba allo spogliatoio juventino fino all’intesa sempre molto buona con Mino Raiola. Resta una partita aperta e una partita che, risolta quella contro l’Arsenal, Maurizio Sarri seguirà con attenzione perché Pogba sarebbe un elemento fondamentale per uno sviluppo ulteriore del suo gioco in chiave europea (l’alternativa è sempre Milinkovic-Savic).
E poi c’è Higuain che da problema potrebbe trasformarsi in risorsa. Se il Chelsea non lo riscattasse (32 milioni di euro da versare alla Juventus sfruttando la clausola allegata al prestito stabilito a gennaio), il Pipita rientrerebbe a Torino.
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