Nuovo allenatore Juve: Sarri, allarme zarina

L’ultimo ostacolo fra il tecnico e il club bianconero potrebbe essere il Chelsea: a Londra si parla di indennizzo. Il toscano resta in pole per la panchina della Juve, ma Paratici e Nedved aspettano le finali europee e non sembrano intenzionati a pagare clausole per nessuno degli allenatori in corsa
Nuovo allenatore Juve: Sarri, allarme zarina

TORINO - Maurizio Sarri resta in pole position per la panchina della Juventus. E’ il nome per il quale Fabio Paratici e Pavel Nedved hanno operato in modo più concreto e, quindi, quello che in questo preciso momento ha maggiori probabilità. Tuttavia, non essendoci firme, non bisogna escludere ulteriori svolte o imprevisti.

Per esempio, sulla strada che porta il tecnico toscano sulla panchina della Juventus potrebbe mettersi di traverso il Chelsea, nella figura della sua plenipotenziaria Marina Granovskaia, la donna a cui Roman Abramovic ha affidato il club e che tutti conoscono come la Zarina. Il destino di Sarri è, inevitabilmente, nelle sue mani, perché esiste un contratto triennale in virtù del quale l’allenatore è legato ai blues per altri due anni. Se quel contratto non viene rescisso, Sarri non può firmare per la Juventus.

Finora nel tratteggiare gli scenari si è sempre data grande importanza al progetto di profondo rinnovamento che è al vaglio della dirigenza del Chelsea anche alla luce del blocco del mercato imposto dall’Uefa (in attesa del ricorso): ringiovanimento della rosa con numerosi innesti direttamente dall’Under 19 che ha conquistato la finale di Youth League (perdendo con il Porto) e ristrutturazione economico-finanziaria in vista di una possibile cessione del club da parte del magnate russo il cui rapporto conl’Inghilterra è sempre più difficile.

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In quest’ottica si inseriva l’idea di affidare la panchina a un giovane allenatore e uomo simbolo del club come Frankie Lampard, scaricando Sarri, mai del tutto amato dall’ambiente nonostante gli eccellenti risultati ottenuti: preziosa qualificazione in Champions League e finale di Europa League.

Insomma, l’interesse della Juventus per il tecnico potrebbe essere una felicissima coincidenza per il Chelsea che si libererebbe del tecnico e del suo ingaggio (6,5 milioni di euro lordi) in un colpo solo.

Ma a Londra c’è chi sostiene che la Zarina, annusato l’interesse bianconero per l’allenatore, voglia lucrarci e chiedere un indennizzo di 5/6 milioni di euro per liberarlo. In alternativa, sempre secondo il gossip londinese, potrebbe chiedere alla Juventus di prendersi Jorginho (pià o meno come fece il Napoli lo scorso anno per facilitare il passaggio dello stesso Sarri al Chelsea).

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TORINO - Maurizio Sarri resta in pole position per la panchina della Juventus. E’ il nome per il quale Fabio Paratici e Pavel Nedved hanno operato in modo più concreto e, quindi, quello che in questo preciso momento ha maggiori probabilità. Tuttavia, non essendoci firme, non bisogna escludere ulteriori svolte o imprevisti.

Per esempio, sulla strada che porta il tecnico toscano sulla panchina della Juventus potrebbe mettersi di traverso il Chelsea, nella figura della sua plenipotenziaria Marina Granovskaia, la donna a cui Roman Abramovic ha affidato il club e che tutti conoscono come la Zarina. Il destino di Sarri è, inevitabilmente, nelle sue mani, perché esiste un contratto triennale in virtù del quale l’allenatore è legato ai blues per altri due anni. Se quel contratto non viene rescisso, Sarri non può firmare per la Juventus.

Finora nel tratteggiare gli scenari si è sempre data grande importanza al progetto di profondo rinnovamento che è al vaglio della dirigenza del Chelsea anche alla luce del blocco del mercato imposto dall’Uefa (in attesa del ricorso): ringiovanimento della rosa con numerosi innesti direttamente dall’Under 19 che ha conquistato la finale di Youth League (perdendo con il Porto) e ristrutturazione economico-finanziaria in vista di una possibile cessione del club da parte del magnate russo il cui rapporto conl’Inghilterra è sempre più difficile.

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