POCHETTINO, KLOPP, ZIDANE E MOURINHO
LE SORPRESE - La calma con cui la società bianconera valuta la situazione, dicevamo, è figlia però anche della volontà di aspettare la fine della stagione, senza precludersi strade che quella fine potrebbe aprire. Fine fissata per il 1° giugno, giorno della finale di Champions League, che vedrà affrontarsi Mauricio Pochettino e Jurgen Klopp. Il tecnico argentino del Tottenham sabato ha annunciato di avere ancora da fare con gli Spurs, che considera il miglior club del mondo, ma dopo aver conquistato la finale aveva dichiarato che avrebbe lasciato il club «in caso di vittoria. E forse anche in caso di sconfitta». L’esito della coppa potrebbe anche fargli cambiare di nuovo prospettive. Prospettive peraltro da discutere con il presidente Daniel Levy («Dopo la finale ci incontreremo per parlare di come fare il prossimo passo») e anche la pianificazione potrebbe portare a delle divergenze. Certo, la Juventus dovrebbe poi comunque trattare con Levy, osso non meno tenero di Lotito e con la forza di una clausola rescissoria da 30 milioni.
Ancora più alta è la clausola dell’altro finalista: per strappare Klopp al Liverpool, con cui ha un contratto fino al 2022, di milioni ne servono 36,6. E serve ovviamente l’accordo con il tecnico tedesco, che ne guadagna circa 8 a stagione e soprattutto sembra nel pieno di una storia d’amore e di passione con tutte le componenti del club inglese, dalla società ai tifosi passando per i giocatori. Storia d’amore che comunque dura dal 2015 e su cui la forte emozione, positiva o negativa, della finale di Champions, potrebbe avere anche effetti imprevisti.
Effetti imprevisti stanno avendo anche la fine della stagione e l’inizio del mercato sulla seconda era di Zinedine Zidane al Real Madrid. Imprevisti fino a un certo punto, perché si tratta in gran parte delle stesse divergenze sull’indirizzo del mercato che avevano portato alla rottura con Florentino Perez un anno fa. Sembra improbabile che si arrivi a una nuova separazione, ma c’è tempo per aspettare: Zizou è un pallino di Agnelli, ha esaltato Ronaldo vincendo tre Champions con lui e sarebbe accolto tra gli applausi dai tifosi. Il contrario di quanto accadrebbe con José Mourinho, il cui nome pure continua a circolare: è libero ed è assisitito da Jorge Mendes che è molto vicino alla Juventus. Ma sarebbe davvero una sorpresa clamorosa.
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