Inter-Barella, una squadra per l'ok del Cagliari

Il club nerazzurro vuole abbattere il costo offrendo qualche giovane o i gioielli della Primavera
Inter-Barella, una squadra per l'ok del Cagliari© Marco Canoniero

MILANO - Una squadra sul piatto. Beppe Marotta e Piero Ausilio nei prossimi giorni incontreranno Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, per parlare di Nicolò Barella. Il centrocampista azzurro è ormai il primo obiettivo per rinforzare il reparto mediano della prossima Inter di Antonio Conte. I contatti sono continui, non si sono mai interrotti dal gennaio scorso, quando le parti si incontrarono un paio di volte a gennaio per imbastire l’operazione. Non se ne fece nulla subito, per la valutazione alta data dal Cagliari al proprio gioiello, ma l’Inter, nonostante abbia pensato di rivolgersi verso altri profili (Pellegrini, per esempio), con l’avvento di Conte in panchina ha deciso di tornare con forza sul mediano cagliaritano. La distanza fra domanda e offerta rimane alta, ma l’incontro che potrebbe esserci già in questa settimana, servirà per iniziare a fissare dei paletti. L’architrave di tutta l’operazione sarà poggiata poi sulle contropartite che il Cagliari riceverà per trovare la quadra. Lì, oltre che sulla valutazione finale di Barella, si gioca la partita.


L'esempio di Nainggolan

La questione valore è di primaria importanza. Per Giulini il centrocampista non può valere meno di 45 milioni, frutto di due stagioni di grande crescita e l’inserimento in pianta stabile nella nazionale di Mancini, non come comprimario, ma come titolare fisso del suo 4-3-3. L’Inter ovviamente valuta Barella meno, vorrebbe scendere sotto i 40 milioni, anche se già la scorsa settimana è emerso da fonti vicine ai due club, che la società nerazzurra sia disposta ad arrivare fino a 33 milioni cash pur di strappare il giocatore al Cagliari. Per fare “tombola”, dunque, serviranno delle contropartite che permettano all’Inter sia di accontentare il Cagliari nella valutazione totale da dare a Barella, sia di mettere a bilancio delle plusvalenze per iniziare ad abbattere il muro di 40-45 milioni da raggiungere entro il 30 giugno. L’anno scorso l’affare Nainggolan fu chiuso sulla base di 38.6 milioni, ma l’Inter ne sborsò solo 24 perché il resto fu coperto da Santon (valutato 9.5) e Zaniolo (4.5). Da quelle operazioni l’Inter guadagnò 10.7 milioni di plusvalenza. L’obiettivo è ripetere con Barella questo schema.

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