Rabiot si presenta: "La Juve sta un gradino sopra al Psg"

TORINO - «Con la Juventus ci sono stati contatti anche in passato, ma ho capito che questo era il momento giusto nella mia carriera. Ecco perché sono qui». Parola di Adrien Rabiot che nella conferenza stampa di presentazione alla Juventus spiega i motivi della scelta, argomentando poi a fondo e spaziando tra ambizioni Champions e consigli di un confidente di tutto rispetto...

Il confronto con Buffon

«Ho parlato molto con Gigi Buffon, anche di Juventus. Con lui si è creato un rapporto speciale, forte. Non solo professionale ma anche umano. Nello scegliere la Juve, anche le sue parole hanno avuto un peso: la sua opinione ha contato moltissimo. Mi ha detto che se volevo fare uno scatto in avanti, venire qui sarebbe stato il modo migliore per riuscirci».

Caro Psg...

«Gli ultimi sei mesi sono stati molto complicati sia sul piano emotivo sia sul piano sportivo. Sul piano sportivo sono cose che possono succedere, avrei preferito si chiudesse diversamente con il Psg, ma non dipendeva solo da me. Leonardo ha preso contatti con me, ma non ho visto nessun tentativo concreto di tenermi. Aveva capito che era tutto finito».

Perché la Juve

«Sono venuto qui per vincere la Champions? Di sicuro la Juve ha grande esperienza europea, è un grande club, molto prestigioso. Con uno spogliatoio professionale, compatto: Buffon mi ha detto anche questo. E ci sono grandi campioni, Ronaldo e tanti altri. Queste sono tutte cose che mi hanno fatto decidere. Per come la vedo io la Juventus sta un gradino sopra il Psg».

Mamma Veronique

«Nelle relazioni sportive lei è il mio agente, lavoriamo insieme. Mi aiuta nel modo in cui gli agenti aiutano i loro calciatori. Poi, è chiaro, per ciò che riguarda le relazioni madri e figli, quella è un’altra cosa».

Il ruolo

«Non ho ancora parlato con Sarri ma credo che sia una grande soluzione scelta dalla Juve. Sono. Sua disposizione. Il mio ruolo preferito è centrocampista sinistro, ho sempre giocato a tre ma posso giocare anche a due. Sono disponibile, mi adatto alle esigenze della squadra. La maglia? Sempre il 25».