© Getty ImagesMILANO - E’ destino che la marcia di avvicinamento tra Conte e i suoi due bomber preferiti debba sempre essere disseminata di ostacoli. E’ stato così quando l’allenatore salentino era al Chelsea. E il copione si ripete adesso che Conte è il tecnico dell’Inter. Storie diverse quelle di Dzeko e Lukaku, ma col tratto comune di affari da definire con pazienza. La Roma continua a tenere duro per il centravanti bosniaco. L’attaccante è stato convocato dal club giallorosso per i test medici in programma l’8 luglio. E il club giallorosso non scende sotto la richiesta di 20 milioni, valutazione che supera di circa 7 milioni l’offerta dell’Inter. L’Inter continua a considerare Dzeko un obiettivo prioritario nella convinzione che questo stallo si sbloccherà rapidamente e sarà possibile trovare un accordo con la Roma dopo quello già raggiunto con il giocatore, che vuole assolutamente lasciare i giallorossi per passare all'Inter. Ma ovviamente non sarà possibile aspettare troppo a lungo.
Per questo l’Inter, pur non volendo ancora prendere in considerazione un’alternativa a Dzeko, ha iniziato a studiare eventuali piani B. Uno di questi porta a Fernando Llorente, dal 1° luglio svincolato a fine contratto con il Tottenham. Sono tre le considerazioni favorevoli all’attaccante spagnolo: ha solo un anno in più di Dzeko (34), è reduce da buone partite nella galoppata degli Spurs in Champions League nelle quali non ha fatto rimpiangere l’infortunato Kane e piace a Conte che lo ha già allenato nella sua ultima stagione alla Juventus (2013-14).
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