Atalanta, c'è un'altra Champions da conquistare

Oggi a Bergamo l'ispezione dei dirigenti Uefa: i nerazzurri sperano di convincerli e di giocare in casa le gare di coppa
Atalanta, c'è un'altra Champions da conquistare© LAPRESSE

BERGAMO - Forza Atalanta: dopo il terzo posto nella Serie A appena terminata, adesso serve un'altra grandissima impresa sul fronte stadio. La riqualificazione dell'impianto di Bergamo è iniziata lo scorso 7 maggio, in poco meno di due mesi sono stati fatti passi da gigante ma oggi a Bergamo arriveranno i commissari della Uefa e l'obiettivo è molto semplice: dimostrare di poter eseguire tutti i lavori necessari per giocare a Bergamo la prossima Champions League.
I dirigenti nerazzurri e i tecnici che stanno seguendo il cantiere, capitanati dal riferimento unico per “Stadio Atalanta”, Roberto Spagnolo, sono già stati in visita a Nyon lo scorso 20 giugno per presentare una serie di progetti con tutte le specifiche relative al rifacimento della Curva Pisani. Nello stesso incontro sono anche stati affrontati i problemi relativi agli altri settori dello stadio che non sono a norma Uefa con un approccio doppio: al termine dei lavori (2021) tutto lo stadio sarà a norma ma nel frattempo l'Atalanta può garantire 2 settori su 4 (Curva Pisani e Tribuna Centrale) a posto e lavori per gli altri 2 settori (Tribuna Ubi e Curva Morosini con annesso settore ospiti) in grado di avvicinare i rigidissimi parametri richiesti dall'organismo europeo.

I problemi sono parecchi, quello più evidente (ma anche di facile risoluzione) riguarda i seggiolini che devono essere con alzata per la schiena di almeno 30 centimetri: mancando completamente sia in Morosini che in Tribuna Ubi, vanno piazzati ma si perderebbe una bella fetta di capienza visto che l'attuale struttura dei gradoni richiede la posa a file alterne. Dal punto di vista tecnico, un secondo scoglio molto complicato da superare è legato all'illuminazione. Con la nuova Curva Pisani, l'illuminazione sarà posizionata sulla copertura mentre dall'altra parte dello stadio sarà necessario sfruttare ancora le due torri faro esistenti: per avere tutti i lumen necessari servono un grande lavoro di progetto illuminotecnico (per quello c'è la Gewiss, azienda leader) e soluzioni adatte al posizionamento delle luci.

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