Icardi si scalda: la Juve ci crede, l'Inter resiste

Bianconeri in azione, ma prima devono cedere Higuain. I nerazzurri spingono ancora per Dybala: Paratici dice no
Icardi si scalda: la Juve ci crede, l'Inter resiste© Marco Canoniero

TORINO - Non è detto al 100% che sia una questione destinata a risolversi unicamente a fine agosto. Certo, è quello che si augura la Juventus, perché più Mauro Icardi riesce a resistere alle sirene di mercato che lo riguardano e più è probabile che i bianconeri vadano all’assalto del 26enne di Rosario. [...] 

Gioco

Ciò che era scaturito dall’incrocio di martedì sera a Ibiza con il ds juventino Fabio Paratici, del resto, vale ancora oggi. L’ex Sampdoria, se proprio intende fare il gioco dei campioni d’Italia, deve solamente aspettare che da Torino più di un collega di reparto gli liberi il posto. Come Gonzalo Higuain, che per il momento non smette di rifiutare qualsiasi destinazione gli venga proposta. O come Mario Mandzukic, tentato da un eventuale ritorno in Germania. Anche per una questione di liste, peraltro, Maurito non può mettersi a disposizione di Maurizio Sarri se già ora la prima linea bianconera è strapiena. In questo gioco di incastri l’Inter recita il ruolo opposto: cercherà di vendere Icardi al miglior offerente nel più breve tempo possibile, avendo ormai compreso quanto il nome dell’argentino ingolosisca non solo la Juve, ma soprattutto la Juve. A parte i bianconeri, per Mauro la pista Roma appare freddina (nella capitale, semmai, può sbarcare Higuain; dalla capitale, semmai, si muoverà un certo Edin Dzeko, appetito dall’Inter), mentre il Napoli coltiva il sogno, fermo restando che gli azzurri hanno le stesse necessità della Juventus: cedere un big. Sarà Lorenzo Insigne? E nel caso, sarebbe compatibile la coppia Icardi-Milik? Interrogativi che sembrano rallentare qualsiasi offensiva, con l’Inter che invece preme per una cessione immediata e nelle ultime ore ha provato a fare nuovamente alla Juve il nome di Paulo Dybala in cambio. La risposta di Paratici? No secco, ça va sans dire.

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