Inter, preso Barella. Il Cagliari dice sì per 45 milioni

I nerazzurri aumentano l'offerta e ottengono il prestito con obbligo di riscatto
Inter, preso Barella. Il Cagliari dice sì per 45 milioni© Marco Canoniero

MILANO - Con Barella sono dieci. Quella di Antonio Conte è un’Inter sempre più italiana. Era dai tempi di Hector Cuper, stagione 2002/03 che non ce n’erano tanti in rosa. Allora erano addirittura undici. Potrebbe arrivarci pure questa squadra considerato che uno slot verrà riservato a Matteo Darmian che potrà planare sulla Pinetina una volta concretizzatasi qualche cessione, in primis quella di Dalbert, considerato che è stato da mesi messo ai margini dal Manchester United. L’acquisto di Barella, tra l’altro, è perfettamente in linea con la dottrina Marotta, che - non a caso - proprio un paio di giorni fa così si era espresso a Sky: «una squadra italiana deve avere uno zoccolo duro italiano per ottenere risultati importanti. Io punto su un blocco del genere perché gli italiani capiscono meglio la Serie A e hanno un senso di appartenenza forte da trasmettere agli stranieri».


Cinque anni a 2,5 milioni


Ieri si è concluso uno dei tormentoni dell’estate, se è vero che già nei giorni dell’ufficializzazione di Conte all’Inter era dato per certo l’acquisto di Barella. La situazione si è poi ingarbugliata per la valutazione di 50 milioni data da Tommaso Giulini al cartellino del suo gioiello. L’11 giugno era stato trovato tra club un accordo sulla parte fissa (36 milioni) ma evidentemente non potevano bastarne 4 di bonus. La Roma, a quel punto, ha provato a inserirsi ma Marotta e Ausilio potevano contare sul patto stretto con Barella, a cui Conte ha promesso un ruolo centrale al fianco di Marcelo Brozovic nell’Inter che verrà. A chiudere il cerchio l’incontro di ieri, favorito dall’appuntamento in Lega Serie A per l’assemblea. Marotta e Giulini hanno fatto entrambi un passo indietro per farne uno in avanti decisivo: l’Inter ha alzato l’offerta arrivando a 45 milioni per il cartellino, mentre il Cagliari ha accettato che la trattativa si chiudesse in prestito con obbligo di riscatto con pagamenti comodamente dilazionati per i nerazzurri. 

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