© www.imagephotoagency.itLUGANO - Piero Ausilio ha raggiunto Londra per cena e oggi incontrerà il Manchester United. La missione Lukaku è ufficialmente partita. L’obiettivo di questo primo incontro è capire quali margini può avere la trattativa. Atto dovuto, quello del direttore sportivo dell’Inter, anche nei confronti del giocatore che da professionista quale è, dopo aver dichiarato a microfoni unificati la sua volontà di cambiare aria, si è presentato in anticipo sulla ripresa degli allenamenti e ha preso l’aereo che ha condotto il Manchester United in Australia senza battere ciglio.
Il viaggio di Ausilio è stato anticipato da una riunione operativa a Villa Sassa, l’albergo di Lugano che ospita la squadra, a cui hanno partecipato tutti i Generali di Suning: al tavolo c’erano, oltre al ds, Beppe Marotta, Antonio Conte, Dario Baccin, Lele Oriali e Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile. Tra gli argomenti trattati, è stato fatto un punto sul mercato che vede caldissimi pure altri due fronti oltre a quello che porta a Lukaku e allo United: Barella col Cagliari e Dzeko con la Roma. Ufficialmente Lukaku non è in vendita ma, chi ha condotto la trattativa fin qui è convinto che per 75 milioni lo United possa alzare bandiera bianca. L’Inter potrebbe mettere sul piatto un prestito oneroso a 10 milioni più 70 al riscatto ma gli inglesi difficilmente sembrano disposti ad accettare una simile offerta. In passato tra i club sono state abbozzate un paio di trattative e i precedenti sono sconfortanti: per Perisic Suning alzò un muro, infastidito dal fatto che Mourinho si fosse accordato col giocatore e dall’offerta decisamente al ribasso fatta dallo United.
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