Inter, Handanovic: "Per Conte parla la sua carriera"

Il portiere: "Il gap con la Juventus? La squadra non si pone nessun limite. Il nostro percorso è iniziato con Spalletti due anni fa. La fascia di capitano è un orgoglio"
Inter, Handanovic: "Per Conte parla la sua carriera"© Inter via Getty Images

MILANO - Leader dello spogliatoio dell'Inter, Samir Handanovic ha risposto alle domande dei giornalisti nel ritiro nerazzurro di Lugano: "Il lavoro procede bene, con tanta fatica e sudore. Il mister stupisce solo in modo relativo, sappiamo chi è e cosa ha vinto nella sua carriera. Un po' eravamo preparati, un po' anche pronti a tutto. Vedo tanta motivazione nei miei compagni e questo è un aspetto molto importante". Sulla situazione di Icardi:"La società è stata chiara, non serve aggiungere altro". Si annuncia una stagione importantissima: "Penso che il nostro percorso è iniziato due anni fa con Spalletti. Ci sono ottime basi sulle quali poter lavorare. Il mister ha a disposizione giocatori forti e motivati". Sulla possibilità di accorciare il gap con la Juventus: "Sono cambiati tanti giocatori e allenatori. Accorciare prima era difficile, ma adesso è chiaro che diventa importante. Non solo per noi, ma per i tifosi. Pensiamo in grande, come ha detto il mister la squadra non si pone nessun limite. Sento diverse chiacchiere, noi vogliamo vedere spirito di sacrificio".

Handanovic prosegue parlando dell'impatto dei nuovi arrivati: "E' stato buonissimo, ci conosceremo meglio. Serve giocare, provare emozioni sul campo. Tournée estiva? Vogliamo vincere ogni partita, anche le amichevoli. Vogliamo mettere in pratica le prime situazioni tattiche provate in allenamento". Questa stagione Samir sarà il capitano sin dall'inizio: "La fascia di capitano è un orgoglio, specie se di tratta di quella dell'Inter. Detto questo, rispetto a prima, non cambia l'atteggiamento. Conta essere giusti, con tutti, parlare sinceramente con il gruppo, affrontare ogni situazione difficile. Ripeto poi che all'interno dello spogliatoio serve più di un capitano". Sulle differenze con la passata stagione: "C'è euforia, per noi non è cambiato molto l'aspetto del gruppo. Sicuramente, ripeto, c'è motivazione. Quando si scende in campo poi è tutto diverso, la carta conta relativamente. Chi vince in Italia di solito subisce meno gol ed è un dato di fatto". Sulla difesa a tre: "Abbiamo lavorato principalmente sulla disposizione con tre difensori centrali di ruolo. Al momento Godin è assente, ma il mister ci ha comunque fatto provare questo modulo". Sul ritorno di Lele Oriali: "Il suo ritorno porta valori e disciplina. I giocatori hanno dei doveri, esserlo non significa poter fare ciò che si vuole".

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