Manolas, l'ex medico della Roma: "Non ha la soglia del dolore bassa"

Riccardo Del Vescovo sul nuovo acquisto del Napoli: "Si ferma solo davanti ad infortuni seri, basta guardare le presenze in giallorosso. Ci lega una grande amicizia, è un uomo vero e professionista esemplare, è arrivato a Dimaro tirato a lucido. La sua una scelta di cuore"
Manolas, l'ex medico della Roma: "Non ha la soglia del dolore bassa"© FOTO MOSCA

NAPOLI -  Riccardo Del Vescovo, ex medico sociale della Roma, è intervenuto ai microfoni di "Si gonfia la rete", su Radio Marte, per parlare di Kostas Manolas, neo acquisto del Napoli: "Soglia del dolore bassa? No, Manolas ha solo la smorfia facile. A prescindere dall’amicizia che mi lega a Manolas da anni - rivela -, mi ha fatto piacere descrivere le caratteristiche dell’atleta al medico sociale del Napoli, Raffaele Canonico che poi da Villa Stuart lo ha accompagnato a Dimaro". "Lui è un uomo vero, dice sempre in faccia quello che pensa e vuole sempre sfide nuove. Scommette su sè stesso ed ha scelto il Napoli con il cuore, i partenopei hanno messo a segno un colpo superlativo: ha grandi qualità sia umane che professionali". Del Vescovo, poi, svela un retroscena sulla lunga trattiva che lo ha portato alla corte di Ancelotti: "Manolas ha voluto essere presenta alla chiusura della trattativa a Montecarlo perché è uno scrupoloso, è attento ad ogni minimo dettaglio. Non c’è un minuto della giornata in cui non pensa al calcio e alla squadra per cui gioca, vive tutto in maniera viscerale. Godetevelo e vedrete che non vi deluderà". 

"Si è presentato a Dimaro in maniera impeccabile"

"Sul piano professionale - prosegue Del Vescovo -, è piacevole averci a che fare: è un professionista a 360 gradi, attento ad ogni aspetto e dettaglio del suo corpo, è curioso e vuole sapere tutto. Poi, se entri in sintonia con Manolas come è successo a me, diventa un compagno di viaggio splendido. Dal punto di vista umano e professionale, è un acquisto superlativo. Oltretutto, si è presentato a Dimaro, in maniera impeccabile dal punto di vista atletico, della massa magra, sta benissimo. Kostas è uno che parla in faccia, a volte resti basito anche perché si comporta in questo modo con tutti: crede che la verità sia sempre la migliore cosa. Infortuni? Basta guardare il numero di presenze per capire che la soglia del dolore non è bassa, si ferma solo di fronte ad infortuni seri. Paradossalmente, il rapporto medico-paziente con Kostas non nasce da problemi fisici, nel nostro caso nasce dalla sua curiosità perché vuole sapere sempre tutto".

 

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