Milan, bye bye Correa: per ora bastano Leao e Duarte

Il portoghese sarà la spalla di Piatek in attacco, il brasiliano la prima alternativa per la difesa. Ma mancano ancora un paio di alternative
Rafael Leao© AFPS

MILANO - Era sensazione diffusa che il Milan stesse investendo un po’ troppi soldi in questo mercato. Dopo gli 8 milioni per Krunic e i 16 per Bennacer, i 20 per Theo Hernandez e i 35 per Leao, aggiungendoci ancora gli 11 per Duarte, eravamo già arrivati a una spesa complessiva di quasi 100 milioni di euro, mal contati. Pensare che il Milan ne potesse subito investire altri 50 per Correa appariva un po’ un azzardo, almeno in assenza di cessioni di un certo spessore. Per carità, limiti veri, alla fin fine, il FPF non ne ha posti, nel momento in cui ha escluso il Milan dall’Europa League. Ma i conti, se non subito, dinanzi a simili esborsi sarebbero stati fatti in un futuro più o meno prossimo, creando nuovi rischi di penalizzazione. In questa chiave, non deve dunque stupire troppo il fatto che dalla Spagna si sia registrata una brusca frenata per l’attaccante argentino dell’Atletico Madrid, già in gol contro il Real in questo avvio di stagione.

Il mercato del Milan non può certo considerarsi chiuso, l’arrivo sempre più probabile di Leao occuperebbe una pedina importante nello scacchiere rossonero, vale a dire quello di seconda punta al fianco di Piatek. Ma considerato che Cutrone è andato, Andrè Silva è in partenza, Castillejo non è presentabile e Suso, a parte la trattativa in corso con la Roma, non è una seconda punta (e men che meno una prima), e quindi l’organico in quel settore è privo di (almeno) ancora un elemento. Che sembrava essere Correa, e che invece, probabilmente, sarà una risorsa economicamente meno pesante. Con Duarte, che è ormai a un passo dall’annuncio, la difesa dovrebbe essere a posto, ammesso e non concesso che il brasiliano sappia integrarsi in fretta in un calcio che non conosce, e che Caldara dia comunque sufficienti garanzie se non da titolare, almeno come possibile sostituto, finché si sarà definitivamente ripreso dal lungo stop.

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