Zapata e Rebic le alternative per l'attacco dell'Inter

Il colombiano però è blindato, mentre il croato non è un panzer da area di rigore
Zapata e Rebic le alternative per l'attacco dell'Inter© Marco Canoniero

MILANO - Al momento in casa Inter non vogliono vedere tutto nero, ma se le strade per Lukaku, Dybala, Dzeko e Cavani per assurdo dovessero risultare tutte impercorribili, su chi andrebbero Marotta e Ausilio? Perché è evidente che qualche attaccante dovrebbe essere acquistato e consegnato a Conte, oggi alle prese con i soli Lautaro Martinez, Politano (infortunato), Perisic (adattato) ed Esposito (classe 2002), senza contare ovviamente il separato in casa Icardi. Nomi ce ne sono, ci sono stati anche diversi contatti, alcuni anche attualmente in corso, ma nessun alternativa, convince in pieno la dirigenza nerazzurra. Per esempio l’Inter ha seguito spessissimo l’Atalanta nella scorsa stagione: Duvan Zapata è un profilo indubbiamente interessante e l’Atalanta, nonostante la qualificazione in Champions, non ha mai dichiarato incedibile il colombiano, tant’è che più volte Gasperini ha spiegato di sperare che nessuno mettesse sul piatto l’offerta irrinunciabile. Già, perché comunque l’Atalanta valuta Zapata 60 milioni e questa quotazione frena il possibile interesse dell’Inter che considera il giocatore sicuramente un ottimo attaccante, ma, a 28 anni e con alle spalle solo una stagione da più di 20 reti, non da 60 milioni.

Rebic, problema ruolo

Un altro giocatore che da un paio di mesi è sui radar nerazzurri è quello di Ante Rebic. Il croato, classe 1993, piace, ma non è un centravanti puro. Rebic è un’ala sinistra da 4-2-3-1 o da tridente, tutt’al più una seconda punta abile nel dribbling e nell’assist, ma non un panzer da area di rigore.

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